ALBEROBELLO (Bari) – Distribuiti 4680 buoni per 93.600 euro, oggi l’assegnazione degli ultimi 795 ticket del valore di 20 euro. I numeri dei beneficiari: 940 persone, 358 famiglie
Con gli ultimi 795 distribuiti assegnati e distribuiti ieri, lunedì 15 giugno, si è conclusa la distribuzione dei buoni spesa per famiglie in condizioni di disagio da parte del Comune di Alberobello. In mattinata l’Ufficio Servizi Sociali ha provveduto ad evadere le ultime domande arrivate entro la scadenza del 13 maggio. Subito dopo i volontari della Protezione Civile hanno provveduto alla distribuzione dei ticket (del valore di 20 euro l’uno) alle famiglie. A usufruire degli ultimi 795 buoni per un totale di 15.900 euro saranno 160 persone.
Dall’inizio dell’emergenza sono stati distribuiti 4680 buoni per un totale di 93.600 euro. A beneficiarne sono state 358 famiglie e 940 persone.
I buoni spesa sono titoli spendibili negli esercizi commerciali aderenti nel Comune di Alberobello, il cui elenco è pubblicato sul sito internet del Comune e possono essere utilizzati per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità e cioè prodotti alimentari e per l’igiene personale (ivi compresi pannolini, pannoloni, assorbenti), prodotti per l’igiene della casa, prodotti farmaceutici non erogati dal Servizio sanitario nazionale (e che potranno essere acquistati in farmacie a parafarmacie)
Il buono spesa è pari a euro 100 a persona componente il nucleo familiare, per l’intera durata della Misura, e viene distribuito alle famiglie in ticket da 20 euro e consegnato direttamente a casa dei beneficiari dai volontari della Protezione Civile.
«Ringrazio l’ufficio dei Servizi Sociali, i 10 ragazzi del Servizio Civile e i volontari della Protezione Civile che in questi tre mesi hanno provveduto con grande impegno e dedizione ad evadere tutte le pratiche e a distribuire i buoni – dice l’assessore ai Servizi Sociali, Anna Piepoli – le risorse assegnate ad Alberobello dal Governo e dalla Regione consentono, attraverso i buoni spesa, una boccata di ossigeno a famiglie duramente colpite dall’emergenza Covid-19».