GUAGNANO (Lecce) – Il Museo del Negroamaro di Guagnano ritrova una nuova vita con il progetto “HostAria del Negroamaro”, vincitore del bando Luoghi Comuni di Arti Puglia e realizzato dal Circolo Arci Rubik e dal Comune di Guagnano. Giovedì 2 luglio 2020, alle ore 19, le porte dell’antico palmento risalente all’Ottocento situato in via Castello a pochi passi da piazza Madonna del Rosario, si apriranno al pubblico con l’inaugurazione ufficiale alla presenza dei rappresentanti istituzionali, delle autorità e dei partner di progetto. Sabato 4 luglio 2020, il concerto di Paolo Benvegnù (inizio ore 22, ingresso 10 euro con prenotazione obbligatoria al numero 333 252 1123, oppure acquistando il biglietto sulla piattaforma di booking www.eventbrite.com) aprirà le attività dal vivo. Nel giardino del Museo del Negroamaro di Guagnano, il cantautore, candidato alle Targhe Tenco 2020, presenterà il suo nuovo album dal titolo “Dell’odio e dell’innocenza” (Black Candy Produzioni), uscito a marzo 2020. Si tratta della prima tappa del tour di Benvegnù dopo l’emergenza Covid, ripartenza in ottemperanza delle normative che detteranno alcune nuove regole per il pubblico.
HostAria ha trovato la sua ispirazione giocando sull’unione di due concetti: il verbo inglese “to host”, ospitare, e l’immagine significativa di “aria del Negroamaro”, il profumo inconfondibile legato al vino e alla produzione vitivinicola della quale Guagnano rappresenta un’eccellenza del territorio. Oggi partendo da questo binomio si riprogramma il futuro di uno spazio culturale rimasto inattivo e sottoutilizzato per molto tempo rendendolo vivo e creando un centro di aggregazione e socialità nel quale più generazioni si possano ritrovare in quel minimo comune multiplo che è il vino e la storia che si porta dietro per sviluppare un nuovo modello di valorizzazione del territorio.
Il progetto prevede un ripensamento della funzione del Museo che non sarà solo spazio espositivo degli antichi macchinari e attrezzi agricoli con l’apertura quotidiana delle sale al pubblico. Sarà un luogo di aggregazione e di produzione di cultura con serate musicali, pièce teatrali, presentazioni di libri, laboratori ed esposizioni. In occasione dell’inaugurazione, sarà allestita la mostra fotografica a cura di Marco Zeno Rizzo che sarà visitabile per un mese, istantanee che raccontano il territorio e che a conclusione della mostra saranno messe all’asta per beneficienza. Il Museo sarà sede del primo Info Point Turistico del Comune di Guagnano, punto di riferimento per il turismo enogastronomico e sostenibile che negli ultimi anni ha visto il borgo al centro di un vivace interesse nazionale e internazionale. La tradizione del vino diventerà il vero fulcro delle attività con l’esplorazione delle “enoculture” attraverso l’attivazione di corsi di avvicinamento al vino, masterclass e incontri. Il progetto si completa con l’apertura del punto ristoro di degustazione e somministrazione e di un’enoteca comunale dove possano trovare posto le produzioni delle aziende locali.
Tutto questo sarà possibile grazie alla collaborazione con partner di progetto quali CTO del Premio Terre del Negroamaro, Ambito Campi Salentina, Unione Comuni Nord Salento, GAL Terra d’Arneo, Consorzio di tutela del Salice Salentino, Coldiretti Lecce, Lab/r, Arci Lecce, Università del Salento – Beni culturali e altri ancora.
Il progetto è vincitore del bando Luoghi Comuni della Regione Puglia ed è frutto della collaborazione tra l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione (ARTI Puglia) il Circolo ARCI Rubik e il Comune di Guagnano. Tra l’altro è il primo a partire, tra tutti i vincitori del bando, nonostante le difficoltà dovute all’emergenza Covid.
L’assessore alla Cultura, Turismo e Promozione del territorio del Comune di Guagnano Antonio Rizzo sottolinea i punti di forza del progetto: “Finalmente un Ente comunale mette a disposizione un proprio immobile, non avendo le risorse umane per poterlo gestire. Viene data la possibilità a un’organizzazione giovanile del terzo settore locale di renderlo vivo, fruibile al pubblico e all’intera comunità. Quindi questo è un aspetto innovativo duplice: da un lato si responsabilizzano i giovani ad avere più cura dei beni comunali e del patrimonio pubblico e a valorizzarli nel migliore dei modi e dall’altro fa sì che l’Ente comunale possa capire quali siano le risorse presenti sul territorio e fare in modo che si sblocchino sempre più competenze. Con questo progetto abbiamo puntato sulla comunicazione e sulla promozione dei prodotti del territorio, sul brand Terra del Negroamaro e sul turismo andando ad aprire per la prima volta a Guagnano un Info point turistico che possa essere un ottimo collante tra le offerte dell’Ente comunale e quelle delle attività produttive. È un concetto innovativo perché si aprirà un’enoteca comunale, all’interno di uno spazio comunale verranno degustati i vini locali andando a supportare la conoscenza e la promozione delle aziende vitivinicole. Questa Amministrazione e l’Assessorato al Turismo hanno colto l’idea innovativa e progressista della Regione Puglia di rendere vivi e attivi luoghi poco valorizzati, l’ha fortemente sposata e portata avanti”.
Il presidente del Circolo Arci Rubik di Guagnano Angelo Bianco aggiunge che “con questo progetto il Circolo Arci Rubik intende restituire alla comunità un luogo per tanti anni sottoutilizzato ma di gran pregio storico e culturale. Abbiamo colto al volo l’occasione dataci dal bando Luoghi comuni della Regione Puglia e dal Comune di Guagnano, bando che oltre a permetterci di riqualificare il museo e renderlo fruibile al pubblico ci consentirà di approntare un ciclo di eventi culturali ed enogastronomici che riporteranno Guagnano e il suo territorio al centro dell’attenzione”. Infine una piccola anticipazione sul primo appuntamento live: il 4 luglio 2020 il Museo ospiterà il concerto di Paolo Benvegnù, un artista di grande rilievo nazionale e internazionale. “Partiremo con un evento di qualità, uno dei primi fatti in provincia di Lecce in periodo post emergenza Covid – conclude Angelo Bianco – dimostrando che attraverso il lavoro, anche in momenti difficili e pur nel rispetto di tantissime restrizioni, si può offrire al pubblico la possibilità di partecipare ad eventi culturali dal vivo”.