Sabato 29 settembre Versi Di-Vini dedicato a Carmelo Bene con Marina Polla de Luca a Vignacastrisi

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VIGNACASTRISI (Lecce) – Sabato 29 settembre la “Dimora d’Arte – L’Aia di San Giorgio” di Vignacastrisi, in provincia di Lecce, ospita Versi Di-Vini, una serata, organizzata con il sostegno di Spot&Go, dedicata al maestro Carmelo Bene per celebrare con la poesia e un calice di vino i cinquant’anni dall’uscita del suo capolavoro cinematografico Nostra signora dei Turchi, interamente girato nel Salento, tra Santa Cesarea Terme, Otranto, Gallipoli e la Grotta Zinzulusa di Castro. Per questa speciale occasione, l’attrice Marina Polla de Luca proporrà, accompagnata dal musicista Roberto Gagliardi, la lettura di alcuni brani e degli stralci tratti dal suo monologo “Voce del verbo Amare. Dedicato a…“. L’attrice altoatesina ha studiato con Aldo Trionfo, Luca Ronconi, Marisa Fabbri, Andrea Camilleri e Monica Vitti e ha lavorato a teatro, al cinema e in tv con, tra gli altri Giorgio Strehler Ronconi, Fabio Troiano, Anna Galliena e Stefano Dionisi. Nel 1984 ha debuttato in “Otello” con Carmelo Bene di cui è stata compagna di vita per cinque anni e sua prima attrice in opere come Adelchi, Manfred, Hommellette for Hamlet, Canti Orfici e Lorenzaccio.

Un concerto  tra voce e musica sulla presa di coscienza al femminile rispetto alla difficoltà dell’incontro nell’epoca moderna, ma sul cui sfondo danzano i sogni di ogni bambina, la ricerca dell’amore con la A Maiuscola. Amore e Abbandono vissuti con il tremito della prima volta, dove ogni prima volta porta con se la gioia assoluta della nascita che è subito messa sulla linea di confine della morte nella differenza tra la propria rigorosa ricerca dell’altro in un’epoca in cui gli uomini sono solo alla costante ricerca di altro. Un nuovo Amore nasce. Un nuovo mondo, uno stato imprevisto dell’essere; e nell’abbandono un nuovo mondo muore e un altro Amore diventa uno stato precedente dell’essere. E così ogni volta di più la nascita coincide con l’abbandono e la morte. Un omaggio al primo grande amore Carmelo Bene. Una confessione, una richiesta di perdono per aver tanto Amato una collana di parole in cui il soggetto scivola fuori da se per restare fedele a se stesso come altro. Abbandono alla parola che diviene attore del suo stesso fremere. E dove c’è fremito, non c’è posto per il debito della vita, ma solo e ancora una volta per l’abbandono alla parola che culla il soggetto nell’ultima veglia stanca e rasserenata.

Dimora d’Arte – L’Aia di San Giorgio è un luogo che nasce da un’idea di Raffaele di Staso con la direzione artistica di Serena Spedicato, per ospitare gli artisti che desiderano non solo incontrare il pubblico ma anche fermarsi, respirare la calma, entrare in contatto profondo con il proprio io creativo. Strutture, spazi e competenze sono messe a disposizione di coloro che, fermandosi nella Dimora, lasceranno bagliori del proprio talento che, come in un puzzle, saranno ricomposti da chi sarà pronto a farlo.