SAN FOCA (Lecce) – Domenica 20 settembre alle 19 nella Piazzetta The Green del Posia Luxury Retreat & Spa di San Foca prosegue “Posia Concert”, rassegna tra musica d’autore, sonorità mediterranee e jazz a cura della cantante Serena Spedicato. Il quarto appuntamento ospiterà la presentazione di Maletiempu, terzo progetto discografico del duo composto dalla cantante Rachele Andrioli e dal fisarmonicista Rocco Nigro, prodotto (come i precedenti Maldimè e Malìe) da Eraldo Martucci e dall’etichetta salentina Dodicilune di Gabriele Rampino e Maurizio Bizzochetti, vincitore del Premio Folk Eiserner Eversteiner, nell’ambito del festival FolkHerbst a Plauen in Germania.
L’affiatato duo continua a far rivivere con sensibilità moderna i canti della tradizione del Sud Italia, non trascurando però di fornire il proprio personale e originale apporto. Il disco comprende, infatti, tre inediti (“Maletiempu”, “Occhi”, “Zumpettana”), sei brani provenienti da varie tradizioni regionali (“Nunna Nanna”, “Tanti Suspiri”, “Vanni Dell’Uorto”, “Lu Cunigghiu”, “Tempesta”, “Ninna Nanna”), “Cosa Sono le nuvole” di Pierpaolo Pasolini e Domenico Modugno e “L’attesa” del cantautore salentino Massimo Donno, tra gli ospiti del disco con Giuseppe Spedicato (basso acustico), Vito De Lorenzi (duff, tabla, daire), Massimiliano De Marco (voce) e Valerio Daniele (chitarra elettrica).
«In questa nostra quotidianità si osserva il ruolo cruciale dell’emigrazione. Si apprende attingendo al passato, per poterlo proiettare verso un futuro incerto», sottolinea nelle note di copertina Eraldo Martucci, produttore e critico musicale. «Traspare ancora il naturale istinto di conservazione delle proprie tradizioni. Ci si sposta verso un altro territorio, ma si conservano le sfumature ed il sapore del proprio luogo d’origine. Tutto questo ci conduce verso la più semplice delle consapevolezze: anche lontani dalla propria terra, ci si circonda ancora di ciò che ricorda o richiama la propria casa. E proprio l’arte, in questo caso quella dei suoni, appare come ciò che ha sempre costituito un linguaggio universale: la voce, gli strumenti musicali e le note viaggiano da secoli. È un viaggio non solo verticale, con la trasmissione del proprio patrimonio da una generazione all’altra, ma che investe anche un’insolita mobilità orizzontale, nello spazio, da un paese all’altro», prosegue Martucci. «Ed è quello che accade soprattutto nei canti popolari, in cui la distanza di secoli e luoghi viene annullata come per incanto, ritrovando ancora una volta nuova e fresca vita grazie alla voce di Rachele Andrioli ed alla fisarmonica di Rocco Nigro. Tutte le tracce presenti in questa produzione risentono dell’esperienza che il duo ha vissuto in questi anni fuori dal territorio, confrontandosi con le realtà locali incontrate nel percorso. Una sorta di “emigrazione” che ha loro consentito di portarsi il proprio habitat, e di implementarlo però dall’incontro con le altre culture. Una casa musicale mobile, dunque, ricca ovviamente della musica popolare meridionale e salentina in particolare». Durante il live, drink e aperitivi, dopo il concerto possibilità di cena nell’Aura Restaurant. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria. Info 0832881300 – posia.it.
Domenica 27 settembre (ore 19 – Ingresso gratuito. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria) ultimo concerto del mese con Kulu Sé Mama è un quintetto salentino composto da Gabriele Rampino (sax tenore e soprano, sound design), Maurizio Bizzochetti (chitarre), Maurizio Ripa (piano), Maurizio Manca (basso elettrico) e Daniele Bonazzi (batteria). Legato in origine all’avanguardia e al panafricanismo post-coltraniano, il progetto Kulu Sé Mama muove verso territori non ignari di un certo suono elettrico, protofusion, ma con un linguaggio influenzato dalla modernità. Spacejazz, ritmi dispari, traiettorie improvvise, animo prog. Mantiene in sé qualcosa di trascendente e un carattere di ritualità, un qualcosa di ancestrale. Kulu Sé Mama è un gruppo nel senso storico del termine, laddove l’unità di intenti corrisponde ad un suono coeso. Nato negli ultimi ’80 da un’idea di Gabriele Rampino e Maurizio Bizzochetti (oggi rispettivamente direttore artistico e label manager della Dodicilune), Matteo Alemanno, Fabrizio M. Coppola e Gennaro Rogges, il gruppo è stato un cantiere di lavoro, un laboratorio di idee che ha ospitato musicisti come (in ordine più o meno cronologico) Filippo Preite, Patrizia Gorgoni, Daniele Bonazzi, Fausto Alimeni, Nando Mancarella, Gabriele Sebaste, Giampiero Perniola, Maurizio Ripa. E molti altri, sino alla sua formazione attuale, anche essa aperta e variabile. È stato tra i riferimenti del Fez, vero e proprio fenomeno culturale in Puglia nei primi anni ’90, animato da Nicola Conte e Maurizio Macrì. Dopo quasi trent’anni arriva il disco d’esordio “Nécessaire de Voyage”, prodotto da Dodicilune con il sostegno di Puglia Sounds Record.
Ingresso gratuito. Posti limitati.
Prenotazione obbligatoria.