LECCE – “Dentro il mare”, l’ultima opera di Ettore Toscano, in competizione al Festival del Cinema Europeo di Lecce.
Il 25 Agosto ci ha lasciato Ettore Toscano allievo di Orazio Costa e suo intimo amico e collaboratore. L’attore tarantino è stato uno dei personaggi di rilievo dell’arte scenica italiana ed ha collaborato con registi del calibro di Luca Ronconi, Gabriele Lavia e Benno Besson. ‘Dentro il mare’ del regista pugliese Leonardo Dell’Olio, che vede l’ultima prova attoriale del grande maestro della recitazione Ettore Toscano, verrà presentato in anteprima nazionale alla XXI edizione del Festival del Cinema Europeo di Lecce che si apre il 31 ottobre 2020. Toscano era già stato alla Mostra del Cinema di Venezia con ‘Il trittico di Antonello’.
Nel cast artistico accanto al maestro i pugliesi Michele Carella, Emilia Brescia e il piccolo Thomas Iaia. L’edizione di quest’anno del Festival diretto da Alberto La Monica si terrà esclusivamente on line grazie alla partnership con Festival Scope.
Girato interamente a Bari tra il litorale nord (Giovinazzo) e sud della città (Torre Quetta), il film è stato finanziato anche attraverso una partecipata campagna di crowdfunding su Produzioni dal basso, promossa e sponsorizzata da diversi testimonial – tra i quali l’attore e regista Marcello Prayer, i critici Anton Giulio Mancino, Pasquale Bellini e Livio Costarella, nonché gli enti Legambiente Eudaimonia Bari, FAI Giovinazzo, WWF Puglia – che ha consentito al regista di distribuire l’opera nei maggiori festival nazionali e internazionali.
Il cortometraggio rientra tra i ventiquattro lavori della sezione competitiva Puglia Show. Il film che si sarebbe dovuto proiettare presso il Multisala Massimo di Lecce verrà invece reso fruibile sulla piattaforma digitale dedicata: ondemand.festivaldelcinemaeuropeo.com che sarà attiva dal 31 ottobre al 7 novembre. Dentro il mare, già pre-selezionato tra i quindici corti finalisti de La Settimana della Critica della 75. Mostra del Cinema di Venezia, è stato scritto e prodotto dal regista Dell’Olio insieme a Gianluca Perrino.
Il mare rappresenta nel film il luogo della memoria che fa da sfondo ad un racconto di carattere onirico. Molti dei ricordi del giovane Mario sono dominati dalla presenza archetipica di questo elemento, che il protagonista contempla a più riprese, senza riuscire davvero a raggiungere. Il mare rappresenta anche il grembo materno che accoglie e custodisce la vita. Per il giovane il contatto con l’acqua significa una presa di coscienza della propria chiusura emotiva al mondo e dunque, attraverso il mare, potrà avvenire in lui una vera e propria rinascita.
Il regista ha indagato alcune vicende legate ai luoghi della sua infanzia, prendendo come riferimento il rapporto con suo nonno. Tuttavia le ambientazioni più che avere una valenza fisica sono luoghi di ricerca interiore ai quali si accompagnano i silenzi e le attese dei personaggi. A seguito di un evento traumatico Mario, ritrova nella sua stanza un fermaglio che fa affiorare nella mente del ragazzo alcuni ricordi che pensava di aver rimosso. Vedendolo in difficoltà, Carlo, suo nonno, lo avvicina per invitarlo ad ascoltare il rumore del mare al fine di imparare la dolcezza dell’attesa. Vicino al mare Mario vede scorrere delle immagini davanti a sé, ed è proprio nel mare che egli ritrova il tempo dell’infanzia.
Ettore Toscano nasce a Taranto nel 1941. Frequenta la Scuola Nazionale di Cinema insieme a Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Silvano Agosti e Stefano Satta Flores nel corso di recitazione dove si diploma nel 1965. Al cinema è interprete de ‘Il trittico di Antonello’ (1992), ‘Gli amori di Angelica’ (1967), ‘Ginepro fatto uomo’ (1962). All’attività teatrale e cinematografica affianca l’esperienza televisiva prendendo parte a numerosi sceneggiati televisivi RAI.
Allievo di Orazio Costa – con il quale mette in scena ‘Il Gabbiano’ – fonda insieme al maestro e a Pino Manzari la Scuola d’espressione scenica, e lavora per un decennio nella compagnia Gli Associati assieme a Giancarlo Sbragia e Virginio Puecher. Collabora con i maggiori registi italiani del dopoguerra, tra cui Luca Ronconi, Gabriele Lavia (‘Romeo e Giulietta’, 1977) e Andrea Camilleri. Nel 1991 Toscano cura la regia di ‘Poveri davanti a Dio’ del drammaturgo pugliese Cesare Giulio Viola, spettacolo teatrale che lo vede anche nelle vesti di interprete.
Pubblica diverse raccolte di poesia, a partire da ‘Di qua dai vetri che fremono’ nel 1990 a cui seguono nel 1997 ‘Echi d’un ideale frastuono’, nel 2000 ‘Tamburi’, nel 2007 ‘Brusio di fondo’ e non ultima l’antologia ‘Poesie Scelte 1970-2009’.