Le mamme detenute nel Carcere di Lecce protagoniste delle “Filastrocca delle mani” di Storie cucite a mano

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LECCE – Alcune mamme detenute nella Casa Circondariale Borgo San Nicola di Lecce sono le protagoniste di “Filastrocca delle mani”, nata da un laboratorio curato dall’associazione Fermenti Lattici per Storie cucite a mano, progetto triennale selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che coinvolge anche le città di Moncalieri e Roma. Gli incontri sono stati ideati con lo scopo di preservare il legame genitoriale anche in questi tempi difficili in cui genitori e figli sono, purtroppo, distanti. Questa “Filastrocca delle mani” – disponibile su youtube, sui canali social e sul blog percorsiconibambini.it – ci insegna quali sono i comportamenti da adottare per proteggerci dal Covid19 e lo fa con le parole e i gesti premurosi delle mamme e con quel carico d’amore che resta inalterato anche quando si è lontani.

Grazie a Storie cucite a mano, l’associazione Fermenti Lattici ha proseguito il lavoro già avviato nel carcere di Lecce con il progetto “Giallo, rosso e blu – I bambini colorano Borgo San Nicola” sostenuto da “Infanzia Prima”, promosso da Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo e Fondazione con il Sud, e grazie alla collaborazione e al sostegno con il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Puglia.

Attraverso attività ed eventi, da alcuni anni vengono coinvolti in maniera attiva bambini, genitori detenuti e liberi, accompagnatori. La Carta dei diritti dei figli dei genitori detenuti (Roma, 6 settembre 2016 – Ministero di Giustizia), alla quale il progetto aderisce, riconosce formalmente il diritto dei minori alla continuità del proprio legame affettivo con il proprio genitore detenuto e, al contempo, ribadisce il diritto alla genitorialità dei detenuti. La condizione di svantaggio, che a Lecce riguarda circa 250 bambini che non hanno la possibilità di instaurare un rapporto quotidiano con il genitore, costruire ricordi e condividere un’esperienza gratificante con la propria famiglia, è ancora più complessa da qualche mese  a causa della pandemia da Covid19. Al momento tutte le attività previste in carcere da Storie cucite a mano sono state sospese in presenza e rimodulate in versione “online” come lo sportello d’ascolto psicologico a cura di PSY Psicologia e Psicoterapia cognitiva integrata e i laboratori che coinvolgono minori e detenuti.

Il progetto Storie Cucite a Mano –  coordinato dalla Cooperativa Sociale Educazione Progetto di Torino (capofila), dall’Associazione 21 luglio Onlus di Roma e da Fermenti Lattici di Lecce, con il monitoraggio della Fondazione Emanuela Zancan e la comunicazione a cura della Cooperativa Coolclub –  è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e coinvolge numerosi partner nei vari territori. Oltre alle amministrazioni comunali di Moncalieri e Lecce e all’Unione dei Comuni di Moncalieri, Trofarello e La Loggia, il progetto vede tra i partner Associazione Teatrulla, Cooperativa Sociale Pier Giorgio Frassati, Istituto Comprensivo Statale “Santa Maria” (Moncalieri), ABCittà società cooperativa sociale onlus, Associazione Garofoli/Nexus, Digiconsum, Istituto Comprensivo Giovanni Palombini, Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio, In.F.O.L Innovazione formazione orientamento e lavoro (Roma), Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce, ABCittà, Istituto Comprensivo “P. Stomeo – G. Zimbalo”, Principio Attivo Teatro, PSY Psicologia e Psicoterapia cognitiva integrata (Lecce).