Martedì 16 marzo “La seduta spiritica” di Antonio Iovane per la rassegna web leccese “Sette meno dieci”

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In occasione del 43esimo anniversario della strage di via Fani e del rapimento di Aldo Moro, martedì 16 marzo alle 18:50 in diretta su Facebook e YouTube per la rassegna web “Sette meno dieci”, il giornalista e scrittore Antonio Iovane presenta “La seduta spiritica”, un’indagine narrativa appena uscita per Minimum Fax. Il libro racconta una storia assurda. È il 2 aprile del 1978. In una villa vicino a Bologna alcuni professori si riuniscono insieme alle loro famiglie per trascorrere una domenica spensierata e qualcuno, per passare il tempo, propone di fare una seduta spiritica per trovare Aldo Moro, da diciassette giorni nelle mani delle Brigate Rosse. E gli spiriti rispondono, offrendo gli indizi per individuare il principale covo delle BR. Ma cosa accadde quel pomeriggio? Davvero un piattino da caffè capovolto si mosse da solo tra le lettere dell’alfabeto disegnate su un foglio di carta formando la parola Gradoli? Per indagare su questa storia assurda Antonio Iovane ha messo in ordine, uno dietro l’altro, fatti e testimonianze. Mescolando finzione e reportage, interviste, memorie e autobiografia, ha trasformato in azione tutto quello che è stato raccontato dai protagonisti della seduta spiritica. È una ricostruzione indiziaria, un racconto inchiesta che mette in rilievo gli equivoci e le circostanze ambigue di questa storia. L’Italia è un paese senza verità, se manca la verità si può solo cercare di formulare gli enigmi irrisolti nella maniera più corretta. Ma, come diceva Sciascia che apre e chiude questa indagine, i fatti della vita, una volta scritti, diventano più complessi e oscuri.

Tra i protagonisti di questa ricostruzione anche l’avvocato e senatore Giovanni Pellegrino che, da presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sulle stragi, si occupò del rapimento e dell’omicidio di Moro e della seduta spiritica. «Sono a Lecce per parlare del Brigatista al festival Conversazioni sul futuro, e il caso ha voluto che a presentarlo sia Giovanni Pellegrino, in virtù della familiarità col tema e della coincidenza geografica: Pellegrino vive appena fuori Lecce», scrive nel libro Iovane. «Ha ottantun anni e ha smesso con la politica, è tornato a essere l’avvocato Pellegrino. Al telefono gli ho chiesto di vederci prima della presentazione del libro, vorrei qualche chiarimento. L’ex presidente della Commissione stragi non mi chiede di cosa si tratti, la sua unica raccomandazione è questa: vediamoci dopo Lecce-Juventus. Ora sediamo all’esterno di un bar in Galleria Mazzini, davanti alla libreria della presentazione. Il Lecce è riuscito a pareggiare 1-1 con la Juve e Pellegrino sembra soddisfatto. Chiede un’acqua brillante. Lo informo che vorrei affrontare l’argomento della seduta spiritica, Pellegrino non sembra sorpreso».

Antonio Iovane, classe 1974, è nato e vive a Roma. Giornalista, lavora per Gedi Digital. Per Barbera editore ha scritto “La gang dei senzamore” (2005) e “Ti credevo più romantico” (2006), mentre nel 2019 ha pubblicato una favola illustrata da Ellekappa per Albe edizioni: “Il segreto del Mago Bubù”. Con minimum fax ha già pubblicato “Il brigatista” (2019).

La “puntata” si aprirà con un aggiornamento su “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience”, edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow”, promossa da Amnesty International Italia, Conversazioni sul futuro e Diffondiamo idee di valore in collaborazione con altri partner pubblici e privati.

Martedì 23 marzo, il musicologo Jacopo Tomatis racconterà “Lucio Dalla. E ricomincio il canto – interviste” (il Saggiatore), un viaggio nell’irripetibile, proteiforme, spettacolare esistenza di Dalla, narrato dalle sue stesse parole. Il ritratto di un artista che non si è mai negato ai microfoni, concedendosi generosamente a intervistatori di tutti i tipi – da Giorgio Bocca a Gianni Morandi, da Monica Vitti a Vincenzo Mollica – ed esponendosi a mettere a nudo la sua più profonda intimità. La puntata vedrà la partecipazione di Ron, della critica musicale Laura Rizzo e di alcuni artisti pugliesi – Yorker, Manu Funk, L’Edera, Scuro, Michele Cortese, Simone Perrone e Matteo Bemolle, La Malasorte – che proporranno un brano del cantautore bolognese.

Martedì 30 marzo, infine, gli ospiti di Sette meno dieci saranno Paola Deffendi, Claudio Regeni e Alessandra Ballerini che parleranno del libro “Giulio fa cose” (Feltrinelli). Alla tragedia di Giulio Regeni, scomparso il 25 gennaio 2016 al Cairo, il mondo della politica non ha ancora risposto. Non ha risposto l’Egitto di Al Sisi. Che, anzi, continua a sabotare le indagini sul sequestro, la tortura e l’omicidio di Giulio. Non ha risposto l’Europa, a parte qualche passaggio di circostanza. Non ha risposto l’Italia che, anzi, ha rimandato il suo ambasciatore al Cairo. A combattere per ottenere verità e giustizia per Giulio e per tutti i Giulio d’Egitto ci sono però i genitori, Paola e Claudio, insieme al loro avvocato Alessandra Ballerini. Ma non sono soli. Anzi: con loro c’è l’onda gialla che parla di Giulio, indossa i braccialetti, appende nei principali comuni, università e luoghi di cultura quello striscione giallo per chiedere verità e giustizia. Perché Giulio era un cittadino italiano, un cittadino europeo che aveva scelto lo studio e la cultura come strumento di solidarietà e giustizia sociale. Interverrà anche Davide Romagnoni, frontman dei Vallanzaska, con la sua esperienza diretta contenuta nel libro “Ma quale vacanza d’Egitto?! Arresto accidentale di un cantante” (Prospero editrice).

La rassegna web Sette meno dieci è ideata e condotta dall’imprenditrice sociale Gabriella Morelli e dal giornalista e operatore culturale Pierpaolo Lala e promossa dalle realtà salentine Diffondiamo Idee di Valore, Conversazioni sul futuro, Io non l’ho interrotta e Coolclub con il sostegno del Programma Straordinario 2020 in materia di Cultura e Spettacolo della Regione Puglia e nella programmazione Custodiamo la cultura in Puglia.