FOGGIA – Si sa: la pandemia ormai da molti mesi ha congelato le emozioni della musica dal vivo ma, forse proprio per questo, molti artisti hanno deciso di fare di necessità virtù e hanno continuato a studiare, arrangiare e lavorare duro in studio di registrazione per non fermare almeno le proprie produzioni.
È quanto accaduto al Rumbatà Project di Leo Marcantonio, Marco Contardi, Luciano Pannese e Antonio Piacentino che, in questi mesi di fermo obbligato, hanno ripreso in mano il loro progetto di musica sudamericana, con la creazione del video di “Me Voy de Aqui”, uscito venerdì 7 maggio.
“Dopo essere stati diversi mesi senza concerti live, senza le emozioni del pubblico, – spiegano gli artisti – abbiamo ritrovato la grinta e la forza di andare avanti, entrando in studio, scovando sistemi nuovi per far girare la musica, anche in questi tempi difficili”.
Il pezzo è un tema storico della tradizione salsa, scovato da Marcantonio, figlio d’arte del grande crooner foggiano Lino Marcantonio, con cui ha vissuto anni in Venezuela prima di rientrare a Foggia. Il brano è stato scritto dal compositore portoricano Roberto Anglerò esattamente 50 anni fa e reso celebre da una meravigliosa versione del pianista José Lugo, prematuramente scomparso da qualche anno, che per l’occasione collaborò con uno dei più grandi interpreti della salsa: Issac Delgado.
A loro ha voluto rendere omaggio questa formazione, che nasce un po’ di anni fa da un’idea di Leo Marcantonio, coadiuvato da Paolo Luiso e Antonio Piacentino, e che da tempo viaggia nella tradizione del Son Cubano come il Manisero, il Son de la Loma e diversi altri stili, tutti riarrangiati su misura per l’ensemble, che di volta in volta si rinnova ospitando amici artisti.
“I nostri ringraziamenti – concludono i Rumbatà – vanno a Clab Studios, che ha seguito la produzione audio-video del nostro progetto, al Maestro Luciano Pannese che ci ha accompagnato con il suono del suo basso e a Sarah Sportaiuolo per i cori”.