Libetta suona Battiato al Teatro Fusco di Taranto

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TARANTO – Francesco Libetta suona Franco Battiato, lunedì 7 giugno (ore 20.30), al Teatro Fusco, per gli Amici della Musica «Arcangelo Speranza» di Taranto. Un concerto speciale in ricordo dell’artista siciliano recentemente scomparso al quale il pianista salentino era legato da una profonda amicizia, concretizzatasi nel corso del tempo in diverse collaborazioni sia musicali che cinematografiche. Info 099.7303972 (biglietti 20 e 15 euro su liveticket.it – Amici della Musica, via Abruzzo 61, tel. 099.9949349 – 099.7303972 – Teatro Fusco, tel. 099.9949349).

Didatta rigoroso e concertista dalla carriera internazionale, Libetta aveva «prestato» alcune sue incisioni di Händel per il docufilm di Battiato sullo scrittore Gesualdo Bufalino, e a sua volta Battiato aveva supervisionato il musical di Libetta «Ottocento» sull’invasione turca di Otranto con gli arrangiamenti realizzati da Angelo Privitera, storico collaboratore del cantautore. Inoltre, Libetta, che su temi di Battiato in passato aveva scritto alcune musiche inedite, era apparso nel film «Musikanten» sulla vita di Beethoven e avrebbe dovuto essere Scarlatti accanto a Willem Dafoe in un altro biopic, stavolta su Händel, sempre firmato dall’artista catanese. Incroci che il pianista salentino tradurrà in musica al pianoforte, ma anche in trio con il flautista Gianmarco Leuzzi e il fagottista Antonio Vergine e con un ensemble di archi, in questo concerto introdotto da tre pezzi tratti dal ciclo «Journey to Inaccessible Places» frutto della collaborazione tra il compositore russo Thomas de Hartmann e il filosofo e mistico armeno Georges Ivanovič Gurdjieff, grande ispiratore di Battiato e di canzoni di successo come «Centro di gravità permanente».

Libetta proporrà anche «Sen Paigamberler & Hazreti Mevlana» da «Genesi», l’opera lirica di Battiato pubblicata nel 1987 e contenente gli adattamenti in lingua moderna di alcuni testi antichi dal sanscrito, persiano, greco e turco. Riferimenti al mondo del melodramma, ma di Mozart e del suo «Flauto magico», ci sono anche nel brano «I treni di Touzer» che Battiato presentò con Alice all’Eurovision Song Contest e che, naturalmente rivisitato, precede due pagine beethoveniane, l’Adagio cantabile dalla Grande Sonata op. 13 e la celebre «Per Elisa» dalla quale Battiato e Giusto Pio presero il titolo per l’omonima canzone con la quale Alice vinse il Festival di Sanremo giusto quarant’anni fa.

Il concerto proseguirà con un pezzo originale di Libetta intitolato «Battiatrio» e poi con la danza dal finale del primo atto e lo «Scampanio» dall’opera teatrale «Telesio» composta da Battiato con Manlio Sgalambro per celebrare il filosofo cosentino nel cinquecentenario della nascita. Quindi, quattro estratti dal musical di Libetta «Ottocento-L’assedio di Otranto» (Battaglia, Alfio, figlio mio, Notte di Otranto, Idrusa e Colangelo) prima dell’omaggio a Händel attraverso una suite e il gran finale con una versione per pianoforte del brano «La cura», uno dei maggiori successi del cantautore siciliano.