Si sono riaccese le luci sulla cultura e sui suggestivi palcoscenici che ospitano La Festa dei Libri, la Movida dei Lettori, nelle piazze, le corti, i castelli, i palazzi e quest’anno persino belvedere sul mare, dei dieci comuni della provincia di Lecce coinvolti nell’undicesima edizione del “Salento Book Festival”, la rassegna letteraria itinerante organizzata dall’associazione culturale Festival Nazionale del Libro, ideata e diretta dal giornalista e autore TV Gianpiero Pisanello.
Aradeo, Castro, Corigliano d’Otranto, Galatina, Galatone, Gallipoli, Nardò, Parabita, Tricase, ai quali si aggiunge Tuglie per un appuntamento speciale nel paese dove tutto ebbe inizio nel 2011, diventano salotti per lettori e lettrici di tutte le età, desiderosi di ascoltare dal vivo gli scrittori e le scrittrici più amati, ma anche personalità del mondo del giornalismo, della musica, dello spettacolo, di radio, televisione e web, dopo i lunghi mesi di restrizioni pandemiche e di incontri in streaming.
Il festival si appresta adesso a vivere un’altra serie di presentazioni, un giorno dopo l’altro, anche con più appuntamenti in contemporanea in diversi comuni.
Venerdì 23 e sabato 24 luglio protagonista sarà GINO CASTALDO, prima nell’Atrio di Palazzo Marchesale a GALATONE e il giorno successivo nel castello di CASTRO, in entrambi i casi alle 20.30. Presenterà il libro “Lucio Dalla” (Mondadori) scritto con il collega Ernesto Assante. La prima grande biografia di Lucio Dalla firmata da due colonne del giornalismo musicale.
Aveva dita troppo corte per suonare il piano, non conosceva abbastanza la musica per comporre, aveva un fisico lontano da ogni canone, aveva collezionato insuccessi discografici, non aveva una cultura da intellettuale. Eppure è diventato uno dei più grandi cantautori della storia della musica italiana.
Ernesto Assante e Gino Castaldo, due autorità del giornalismo musicale, hanno recuperato tutte le tracce e le note di Lucio Dalla per ricostruire il ritratto che non c’era, e che decisamente mancava, dell’artista nato il 4 marzo del 1943. Una biografia umana piena di musica, e una biografia musicale piena di vita.
Popolarissimo eppure mai conforme, sempre in mostra eppure indecifrabile, amatissimo eppure senza amore, Lucio Dalla si muove in queste pagine con tutto il suo fascino e la sua imprevedibilità. Passando dalla canzone dei “parolieri” ai “poeti”, dal jazz alla “canzonetta”, dal pop di consumo al cantautorato, fino a una sorta di teatro musicale di profonda coscienza civile e politica, attraversa col suo modo buffo e beffardo la storia della musica italiana, con quell’aria da giullare stralunato con cui si permetteva di fare quel che gli pareva. E proprio la storia della musica italiana emerge in queste pagine, raccontata in modo magistrale da Assante e Castaldo, con ricchezza di aneddoti e intelligenza critica. Ma emerge soprattutto la figura di un artista unico e imparagonabile, un numero primo irriverente e libero, capace di andare contro tutto e tutti grazie al suo genio e alla sua caparbietà.
Solo domani a Galatone l’incontro sarà anticipato dalla presentazione de “La Notte della Taranta vista dal basso” di Silvio Cantoro che, insieme a Sergio Blasi, presenterà il libro, sempre con la partecipazione di Gino Castaldo.