ANDRIA (BAT) – Un ricchissimo primo settembre per il Festival internazionale di Andria “Castel dei Mondi”. Al tramonto con la scenografia imponente di Castel del Monte il concerto dedicato ad ‘Ennio Morricone e Il Cinema Musicale ‘ del M° Federica Fornabaio. In prima assoluta per la Puglia due mostri sacri del teatro italiano, Ugo Pagliai e Paola Gassman, in “Romeo e Giulietta” di Babilonia Teatri.
Un inizio settembre indimenticabile per il Festival internazionale di Andria ‘Castel dei Mondi’. La kermesse multidisciplinare di arti performative, giunta alla sua XXV edizione, è stata fortemente voluta dalla Città di Andria con il sostegno dalla Regione Puglia – Fondo speciale per la cultura, Programma Straordinario Custodiamo la Cultura in Puglia 2021, e organizzato dal Teatro Pubblico Pugliese.
Una delle coppie più note e amate del teatro italiano, Paola Gassman e Ugo Pagliai, arriva in tournée per la prima volta in Puglia per la sezione “Shakespeare con altri occhi” del Festival CDM con un inedito: “Romeo E Giulietta. Una canzone d’amore”. I due mostri sacri interpretano un testo di uno dei gruppi più interessanti della scena contemporanea, Babilonia Teatri. Un incontro esplosivo quello con la compagnia vincitrice del Leone d’argento alla Biennale di Venezia nel 2016, che non poteva non avvenire sotto gli auspici del genio di William Shakespeare. Lo spettacolo “Romeo e Giulietta. Una canzone d’amore” scritto dai Babilonia Teatri, ispirato all’opera del bardo dell’Avon, è nato dalla co-produzione tra il Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile del Veneto ed Estate Teatrale Veronese.
Pagliai e Gassman saranno i protagonisti nel ruolo dei due innamorati per antonomasia della letteratura e del teatro nell’elegante atrio di Palazzo Ducale ad Andria il primo e il 2 settembre a partire dalle ore 21,15.
Lo sguardo profondo e irriverente che caratterizza la compagnia Babilonia Teatri ha inquadrato il grande classico del poeta e drammaturgo inglese con un radicale ribaltamento di prospettiva, rendendo protagonista assoluta dello spettacolo una coppia inossidabile sulla scena e nella vita come quella formata da Pagliai e Gassman, affiancati da Enrico Castellani, Valeria Raimondi e Francesco Scimemi.
Enrico Castellani e Valeria Raimondi, fondatori e anime, con Luca Scotton, di Babilonia Teatri, compagnia che ha saputo segnare con un codice e un ritmo proprio gli anni Zero del nuovo secolo, vive e lavora a Verona: anche per questo, hanno scelto di confrontarsi con una delle opere più iconiche di Shakespeare, Romeo e Giulietta. E le ariose e cupe vicende dei due sfortunati amanti si mutano, con la prospettiva dei Babilonia, nella storia di una coppia, inquadrata in una fase della vita ormai ben lontana dai tremori adolescenziali. In un istante svaniscono così tutte le vicende minori della tragedia shakespeariana: la diatriba tra i Capuleti e i Montecchi, i delitti, le figure di contorno, svelando però ben altri risvolti dell’animo umano. La nuova versione di “Romeo e Giulietta” si concentra interamente sui protagonisti della vicenda, mettendo da parte tutto il contorno: la guerra tra le rispettive famiglie, gli amici di Romeo, i genitori di Giulietta e il frate. E lo spettacolo ci interroga su quanto questa storia sia anche nostra, su quanto sia quella degli attori che la interpretano, su quanto a lungo possa ancora sopravvivere a se stessa dopo averci accompagnati. «Quando abbiamo deciso di mettere in scena Romeo e Giulietta avevamo chiare due scelte: gli unici personaggi di Shakespeare presenti nello spettacolo sarebbero stati Romeo e Giulietta e ad interpretarli sarebbero stati due attori anziani» affermano i Babilonia. «Le scene in cui Romeo e Giulietta si incontrano e dialogano, isolate dal resto del testo, assurgono a vere e proprie icone di un amore totale e impossibile. Il fatto che a pronunciarle siano Paola Gassman e Ugo Pagliai, coppia legata da più di cinquant’anni, le rende commoventi e profonde. Le rende concrete e per quanto poetiche non suonano mai auliche. I continui riferimenti alla morte, alla fine, alla notte e alla tomba di cui Shakespeare punteggia l’intero testo assumono qui una veridicità che sconvolge ed emoziona spingendoci ad empatizzare con gli attori sulla scena». L’età di Romeo e Giulietta cambia, ma il binomio Amore e Morte su cui si basa il capolavoro di Shakespeare rimane presente. Biglietto: 8 euro (intero) – 5 euro (ridotto).
Sempre mercoledì primo settembre un tributo all’arte e al genio del Maestro del cinema in musica più volte premio oscar con il concerto “Ennio Morricone e Il Cinema Musicale” si veste degli intensi colori del tramonto (inizio alle ore 19,30) nella suggestiva cornice del piazzale antistante Castel del Monte. Le note del Maestro esaltano la magica atmosfera del luogo caro all’Imperatore Federico II di Svevia grazie al progetto di Federica Fornabaio, direttore d’orchestra di fama internazionale e andriese doc, con arrangiamenti e composizione da lei curati doverosamente rispettosi dell’idea e della struttura orchestrale originali. È il coinvolgimento di strumenti sinfonici e voce la luce che irradia la grandezza delle composizioni che tutti amiamo. L’omaggio al Maestro induce, infine, inevitabilmente ad aprire una finestra sul meraviglioso mondo del Cinema in Musica, con la riproposizione di altre celebri colonne sonore di prestigiosi e noti compositori.
Il fascino maestoso e austero della corona di Puglia e l’emozione delle note avvolgeranno e coinvolgeranno gli spettatori in un’esperienza indimenticabile. Biglietti: 8 euro (intero) – 5 euro (ridotto).
In replica il primo settembre anche la chicca assoluta del cine-concerto “Silent porn” del gruppo Supershock in esclusiva regionale all’Officina San Domenico, con inizio alle ore 22:00 e ingresso vitato ai minori di 18 anni. Una proiezione di cortometraggi erotici muti degli anni ’20 del secolo scorso provenienti da Francia e Stati Uniti, accompagnati dal vivo dal rock di Supershock. Il ruolo del sesso nella cultura, un viaggio esplorativo nei costumi e nell’espressione della libertà sessuale all’inizio del ‘900. La pornografia è l’alfabeto con cui leggere fantasie e tabù di un’epoca. Le immagini sono commentate da una musica rock lisergica composta per il film che sottolinea la delicatezza nascosta nel senso di libertà che scaturisce dal sesso. La bellezza della fotografia che cattura i corpi si fonde chimicamente alla colonna sonora che fa arrivare sino a noi il suono dei loro desideri. I Supershock sono internazionalmente riconosciuti per i loro cine-concerti e per aver sonorizzato i film dell’espressionismo tedesco. Biglietto: 8 euro (intero) – 5 euro (ridotto).
Tutto avverrà sotto l’ombrello della gigantesca (13 metri) e straordinaria installazione in piazza Catuma, per la prima volta in Italia, che permarrà sino al 3 settembre, “Man” della tasmaniana Amanda Parer, ispirata all’ottocentesco Pensatore di Auguste Rodin, che ritrae l’uomo riflettere sulle fragilità del nostro tempo.
Il programma è fitto: 2 installazioni, 10 spettacoli, 3 laboratori, 2 post show, 3 conversazioni con l’autore, 2 prime nazionali e 4 prime regionali. Ad affiancare il programma tradizionale del Festival c’è la sezione “Extra” (https://www.casteldeimondi.com/spettacoli/extra) che come bonus track comprende ‘Lab’, una serie di workshop gratuiti, tenuti da professionisti, che rendono il festival anche un’occasione di formazione e crescita; ‘Andria Off’, una rassegna-indagine, già sperimentata in altre edizioni, questa volta dedicata agli artisti della regione Puglia con 4 spettacoli, un laboratorio, una conversazione di approfondimento; ‘Talk’, sezione dedicata ai libri, tenuti come punto di partenza per discutere di temi particolarmente cari alla manifestazione; ‘Post show’, incontri ravvicinati fra artisti e pubblico, oltre il filtro del palcoscenico, del testo teatrale, dell’impostazione attoriale; il progetto speciale ‘Le Persone al Centro’, sezione fortemente voluta dall’Assessorato alla Cultura nella persona dell’ass. Daniela Di Bari, come occasione d’inclusione, partecipazione diretta e formazione, intreccio virtuoso tra Festival e comunità con 3 laboratori, conversazioni di approfondimento, 3 exhibition itineranti.
Numerosi poi gli appuntamenti, tutti gratuiti, fruibili sino al 5 settembre. Ancora visibile e gratuitamente dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 18:00 alle 22:00, nel Chiostro San Francesco White Screen di Maria Giusi Antolini. L’opera di Texile Art della Antolini, fashion and graphic designer, in esclusiva per il Festival su grande schermo di dimensioni cinematografiche, è stata realizzata con una tecnica del tutto sperimentale ricorrendo alla economia del riciclo dei materiali tessili delle aziende locali.
Per la sezione “Persone al centro”, voluta dall’ass. alla cultura della città di Andria, nella persona dell’ass. Daniela Di Bari, in collaborazione con l’associazionismo cittadino, l’appuntamento “Fuori dalla scatola”: la redazione del magazine Teatro e Critica propone un percorso formativo all’interno del Festival Castel dei Mondi 2021. La struttura del festival si presta ad accogliere un workshop di visioni di scrittura critica in grado di produrre quotidianamente una pubblicazione cartacea. Una piccola redazione seguirà tutti gli appuntamenti del festival con una pubblicazione giornaliera distribuita all’ingresso degli spettacoli e nei punti nevralgici della vita sociale della città. La riflessione quotidiana sarà strettamente connessa con la dimensione formativa, declinando i contenuti sui vari formati utilizzati dal racconto critico: recensioni, interviste, riflessioni, feedback estemporanei, connessioni tra le varie arti. Dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00 all’Officina San Domenico.
“Festival is in the air”, sino al 5 settembre, dalle 19:00 alle 19:30, i MòMò Murga, un gruppo di percussionisti e danzatrici itineranti, percorrono le strade della città con i ritmi incalzanti della murga argentina. L’obiettivo è quello di generare curiosità, coinvolgendo i cittadini nella narrazione dell’evento e annunciando gli appuntamenti della giornata. Danza, musica, suoni intensi per le strade della città, ad annunciare i diversi appuntamenti del Festival attraverso un’esperienza diretta d’incontro lungo la via. Il festival è in città, si fa sentire, si respira, ci viene incontro.Sino al 5 settembre dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00, presso Officina San Domenico e la Biblioteca Comunale anche “Comunicazione digitale: un laboratorio d’inclusione” a cura dei ragazzi del Collettivo Ciò Mà Fè. Metteranno a disposizione le competenze sviluppate in questo anno per realizzare un laboratorio di creazione di contenuti social di approfondimento del Festival: la riflessione quotidiana sarà strettamente connessa con la dimensione formativa. Una piccola redazione social seguirà gli appuntamenti del festival con una pubblicazione sulle principali piattaforme. È possibile favorire l’inclusione e la partecipazione della cittadinanza elevandola a protagonista, a parte attiva di un processo comunicativo, che va oltre la partecipazione allo spettacolo performativo, stimolato dalla creatività di un gruppo di addetti ai lavori nella comunicazione digitale.
Sarà visibile sino all’11 settembre poi la mostra diffusa ‘L’arte nel vento,’ curata da Cinzia Di Corato, che verrà allestita sui balconi di via Regina Margherita. Un gruppo di artiste pugliesi: Stefania Ormas, Jara Marzulli, Ezia Mitolo, Irene Petrafesa, Mariantonietta Bagliato, Grazia Salierno, Luisa Valenzano, AnjoS, Maria Antonietta Barnaba, Angela Regina, Angela Fusillo, Francesca Divece, Marina Mancuso esporranno ai balconi lenzuola dipinte. Durante i riti della Settimana Santa, e in altre espressioni di culto vissute attraversando le vie cittadine, tra le tradizioni più popolari e diffuse nei Paesi del Sud Italia e della Spagna, c’è quella di esporre dai balconi i copriletti più belli del corredo: un segno di accoglienza attraverso le bellezze dell’intimità domestica. Pratica mutuata dalle tradizioni dell’antica Roma nella quale con l’esposizione di drappi colorati venivano accolti gli eroi delle battaglie. Le opere pittoriche che compongono il progetto, proprio come i lenzuoli o i copriletti tradizionalmente realizzati dall’artigianato femminile, sono capolavori di donne e rappresentano il mondo visto gli con occhi delle donne.
Il Festival non è di pochi eletti, è di tutti. È stato in questi anni l’esempio della rigenerazione di un territorio, un esempio della sua capacità di intercettare le nuove scommesse culturali e di innovazione, trasformando le città in paesaggi culturalmente vivi, fortemente propositivi, offrendo continue opportunità di crescita culturale e occupazionale. La Città di Andria è sprovvista di un teatro comunale. Il Festival ha portato gli spettacoli e la propria idea progettuale in favore della libera e maggiore fruizione e valorizzazione dei beni architettonici di proprietà pubblica, unici scenari alle esecuzioni artistiche, assieme alle piazze e alle vie pubbliche. Dal 27 agosto il Festival, infatti, “abita” Castel del Monte, la Corte di Palazzo Ducale, Piazza Catuma, il Chiostro di San Francesco, l’Officina San Domenico, il Quartiere San Valentino.