BARI – Sono stati accolti dal grande calore del pubblico del Bifest l’attrice Helen Mirren e suo marito, il regista Taylor Hackford, ieri sera nel Teatro Petruzzelli dove hanno ricevuto il Premio Fellini.
Sul palco anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: “Voglio esprimere a nome di tutto il pubblico e della comunità la nostra emozione e la nostra gratitudine – ha detto il presidente rivolgendosi a loro – Io so, perché ve lo leggo negli occhi, che ci volete bene e che non è facile essere con noi tanto spesso come voi fate normalmente e questo ci riempie di orgoglio”.
Una serata che ha visto la partecipazione straordinaria di Luca Medici e dei registi Marco Bellocchio e Paolo Virzì, insieme alla presidente del Bifest Margarethe Von Trotta, al direttore artistico, Felice Laudadio, e a Enrico Magrelli.
“Questa sera il premio Fellini viene consegnato a una regina – si legge nelle motivazioni del Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence a Helen Mirren – L’attrice che lo riceve, nella sua lunga carriera di una ricchezza indescrivibile, ha interpretato più regine di chiunque altra, sullo schermo e sul palcoscenico, ed è diventata in questi anni persino la regina della Puglia, che ha contributo a far crescere con la sua presenza magica, il suo sguardo pieno d’amore e la luce del suo sorriso. Ma come si fa a premiare una regina? Qualunque cosa si dica, si rischia di sembrare irriverenti. E d’altra parte non si può nemmeno usare l’ironia, perché l’attrice di cui stiamo parlando è regina anche di ironia. Possiamo soltanto dire che questa meravigliosa attrice ha vissuto sullo schermo forse più vite di chiunque altra, ed è stata sempre diversa da chiunque altra. Ma anche questo sarebbe sbagliato, perché la sua carriera sembra sempre appena cominciata e lei è pronta, prontissima a stupirci tante volte ancora come solo una donna oggettivamente straordinaria è capace di fare. A questo punto, noi possiamo soltanto pronunciare il suo nome. Il resto è storia. Storia in movimento permanente”.
Queste le motivazioni del riconoscimento a Taylor Hackford: “L’autore che viene premiato stasera è un regista americano importante che ha sempre cercato di sembrare invisibile perché si è sempre schierato dalla parte degli invisibili, cioè dei più deboli. Eppure ha vinto un Oscar subito, al suo primo cortometraggio, ma non si è montato la testa nemmeno in quel momento. Questo regista ha fatto film potenti, sempre animati da un senso di giustizia così puro come quello che soltanto i bambini sanno avere. È figlio di una cameriera e lo ha sempre detto con grande orgoglio. È stato per due volte a capo del sindacato dei registi e i suoi colleghi avrebbero voluto che mantenesse quella carica per sempre. Il regista di cui parliamo, prima ancora di essere un grande regista è molto semplicemente un grande uomo. E non può essere un caso che quasi un quarto di secolo fa abbia finito per sposare una grande attrice e una grande donna che stasera è come sempre qui con lui e che aveva giurato mille volte che non si sarebbe sposata”.
Marco Bellocchio ha ricevuto il premio speciale giuria e del premio 2020 Mario Monicelli per il miglior regista per “Il Traditore”.
Al termine della premiazione c’è stata laproiezione del film Haute couture della regista Sylvie Ohayon, presente in sala.