“Frantoio Ipogeo – Incontri di Scultura” si conclude domenica 21 ottobre

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CASTRI’ DI LECCE (Lecce) – Domenica 21 ottobre 2018, si concluderà la Mostra “Frantoio Ipogeo – Incontri di Scultura”, inaugurata lo scorso Venerdì 21 Settembre negli spazi del Frantoio Ipogeo di Piazza dei Caduti a Castri di Lecce, con le opere degli artisti Domenico Uccio Biondi, Salvatore Sava e Margherita Serra. La mostra è a cura di Massimo Guastella, catalogo in mostra di Ed. Esperidi.

La mostra è stata promossa dal Comune di Castri di Lecce, con il patrocinio del Laboratorio Territorio, Arti Visive e Storia dell’Arte Contemporanea (TASC) del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento.

Il Frantoio, dopo il progetto di riqualificazione degli architetti Daniela Rollo e Francesco Murrone, ideatori della rassegna espositiva, attualmente, offre la ricchezza dei suoi spazi alla terza edizione della peculiare mostra d’arte contemporanea avviata nel 2016.

“Frantoio Ipogeo – Incontri di Scultura – 2018” propone gli artisti Domenico Uccio Biondi, Salvatore Sava, Margherita Serra, che propongono opere ambientate che «entrano, sino a immedesimarsi, dentro uno spazio altro, diverso e perfino diametralmente opposto al sistema espositivo istituzionale». Così commenta il curatore Massimo Guastella, che chiarisce le ragioni della mostra: <<La finalità dichiarata, già nel settembre 2017, della scelta è che nelle diversità possa stemperarsi un humus comune, sia pur inatteso, che abbia come effetto un’esperienza conoscitiva godibile e di senso pedagogico, nel coinvolgimento della comunità, stabilendo di volta in volta un canale comunicativo tra il frantoio e le singole opere proposte dagli artisti.>>.

La narrazione artistica avviene con l’esposizione delle opere che si collocano nel luogo storico inserendosi fra caverne, nicchie e sciave utilizzando forme plastiche ognuna nelle cifre stilistiche proprie e nei materiali con cui si rapportano. Ma in ugual tensione legati manipolazione della materia, cellotex e pigmenti, marmo e metalli, cemento e ferro zincato.

Continua così il viaggio culturale del trappeto, iniziato nei primi anni del XVIII secolo, interrotto per l’avvento dei nuovi sistemi di produzione olivicola e ricominciato nel nostro tempo con la riqualificazione dell’architettura storica una industria sub divo.

Il frantoio ipogeo, attualmente, diventa testimonianza di continuità con la vita sotterranea nel territorio salentino tra passato e presente.

 

Gli artisti.

 

Domenico Uccio Biondi (Ceglie Messapica, 1946) è attivo in ambito artistico dal 1973, con una produzione che, dalla pittura di realismo sociale approda a quadri materici astratto-figurativi, a performance, ai calchi dal vero, agli “Altorilievi”, sino alle recenti “Fantasmine”: maschere monocrome, differenziate da colorati turbanti.

 

Salvatore Sava (Surbo, 1966) espone dal 1983 in mostre collettive e personali. Centrale nella sua poetica è il legame con il territorio salentino e la sua natura, dai valori negati nella contemporaneità. Fiori, frutti e sassi divengono forme per immagini simboliche, realizzate in ferro pietra locale e impasti dipinti col giallo fluo.

 

Margherita Serra (Brescia, 1943) opera nel campo dell’arte dalla metà degli anni Sessanta. La sua recente produzione scultorea è incentrata sul tema dei “Corsetti”, ottenuti lavorando con cura marmo e altri materiali, per evocare lo splendore di tessuti, trine e ricami, in una chiara allusione al corpo femminile.