Il Festival Anima Mea, che con la musica e altri linguaggi fa dialogare passato e presente, prosegue con un doppio appuntamento dedicato ai rapporti tra due Paesi da sempre legati da un’osmosi artistica. E con il progetto «Les amis» dell’Ensemble Meridies, formazione a organico variabile per l’occasione impreziosita dalla presenza della violinista transalpina Florence Malgoire, con Alessandro Nasello al flauto dolce e al fagotto, Gioacchino De Padova alla viola da gamba e Michele Visaggi al clavicembalo, giovedì 21 ottobre (ore 20.30) nel salone del Circolo Unione del Petruzzelli di Bari e venerdì 22 ottobre (ore 20.30) nel Palazzo della Arti Beltrani di Trani, volge lo sguardo all’eterno e amichevole duello musicale tra Italia e Francia con pagine del Settecento di Giuseppe Antonio Brescianello, Paolo Girolamo Besozzi, Jean-Marie Leclair l’aîné e François Couperin, questi ultimi esponenti di spicco di due grandi famiglie di musicisti. Il programma ha, pertanto, il valore del confronto, serrato ed entusiasmante, fra due generazioni della «early music» e due modi di guardare il repertorio sei-settecentesco legati dall’esperienza comune della ricerca sugli strumenti storici.
Il programma si apre con il «Concerto (sonata) a tre per violino, fagotto e basso continuo in sol minore» di Giuseppe Antonio Brescianello (1690-1757), compositore bolognese al servizio delle corti di Monaco prima e Stoccarda poi, dove restituì agli antichi splendori la vita teatrale. A lungo ignorato nel suo Paese, è stato poi rivalutato come uno dei protagonisti dell’evoluzione della musica strumentale italiana nel primo quarto del Diciottesimo secolo. A seguire, si ascolterà la «Sonata per fagotto e basso continuo in si bemolle maggiore», pagina tra le più note ed eseguite per questo strumento che il parmense Paolo Girolamo Besozzi (1704-1778), virtuoso di oboe e, per l’appunto, fagotto, compose durante il suo soggiorno parigino. Il versante francese verrà introdotto dalla «Sonata settima per violino e basso continuo in la minore» di Jean-Marie Leclair detto l’aîné, il maggiore (1697-1764), fondatore della scuola violinistica francese e musicista dal virtuosismo brillante, tuttavia mai fine a se stesso, perché utilizzato sempre in funzione espressiva. In chiusura verrà eseguito il «Quarto ordine» de «Les Nations», componimento pensato in quattro parti (La Françoise, L’espagnole, L’impériale e La Piémontoise) da François Couperin (1668-1773), geniale simbolo musicale del lento declino del regno di Luigi XIV. Ciascun «ordine» rappresenta una suite di danze, sempre preceduto da una Sonata in stile corelliano. La «Piémontoise», inserita nel programma di questo concerto, fa riferimento alla guerra franco-savoiarda.
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