Festival pianistico Fausto Zadra, domenica 31 ottobre chiusura a Cellamare con il Beethoventrio

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Si chiude nel segno di Beethoven l’undicesima edizione del Festival pianistico Fausto Zadra, che col titano della musica pone lo strumento di riferimento della manifestazione accanto a violino e violoncello. Di scena, domenica 31 ottobre, alle 18.30, nell’Auditorium Ronchi di Cellemare, c’è il Beethoventrio composto dal pianista Filipppo Balducci (che è anche direttore artistico del Festival Fausto Zadra), dal violinista Giovanni Zonno e dal violoncellista Nicola Fiorino, formazione nata lo scorso anno in occasione delle celebrazioni del genio di Bonn all’interno del Conservatorio Piccinni di Bari.

Beethoven compose dodici Trii per pianoforte, violino e violoncello, oltre a quattordici Variazioni in mi bemolle maggiore riservate agli stessi strumenti e a due Trii in un solo movimento. Tra questi, i più conosciuti ed eseguiti sono sicuramente i due Trii dell’op. 70 al centro di questo concerto. Il n. 1, in re maggiore, prende il titolo di «Trio degli spettri» in relazione al clima lugubre evocato da Beethoven con alcuni accorgimenti armonici nel Largo del secondo tempo. Il n. 2 in mi bemolle maggiore è detto, invece, «dell’Arciduca» in quanto dedicato all’arciduca Rodolfo d’Austria, figlio minore dell’imperatore Leopoldo II. I due Trii dell’op. 70 furono composti nell’autunno 1808 e vennero dedicati ad Anna Maria Erdödy. E fu proprio il salotto della contessa, a Vienna, teatro della prima esecuzione nel dicembre di quell’anno, con lo stesso Beethoven al pianoforte, Schuppanzigh al violino e Linke al violoncello.

Il Festival Pianistico «Fausto Zadra» è organizzato dall’omonima associazione musicale con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Puglia, dei Comuni coinvolti (Corato e Cellamare) e della Fondazione «Vincenzo Casillo».

Al concerto si accede con green pass. Info e prenotazioni al 392.8653080, su Eventbrite o sulla pagina Facebook Festival pianistico Città di Corato.