Grotte di Castellana, 84 anni dalla scoperta. Celebrata l’impresa del 23 gennaio 1938

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GROTTE DI CASTELLANA (Bari) – La consueta cerimonia per l’anniversario della scoperta delle Grotte di Castellana  si è svolta alla presenza degli amministratori, delle autorità e delle famiglie del professor Franco Anelli, lo speleologo che per primo si calò nella caverna della Grave dando inizio all’esplorazione, e di Vito Matarrese, il castellanese appassionato di speleologia che accompagnò Anelli nelle successive discese e a cui si deve la scoperta della Grotta Bianca.

 

L’appuntamento è stato occasione per ricordare l’impresa di 84 anni fa, quando il 23 gennaio del 1938, con una scala di corda, sfidando le cupe leggende legate a un abisso nero che si apriva nel cuore di un uliveto, fu messo il primo coraggioso passo sul fondo della caverna della Grave, portando alla luce la meraviglia sotterranea. Una breve cerimonia culminata nella deposizione dei fiori al cospetto del busto commemorativo di Anelli all’interno della Grave, poi le celebrazioni si sono spostate nel museo intitolato allo speleologo, dove la famiglia dello scopritore ha ufficialmente donato alle Grotte di Castellana la storica macchina da scrivere usata dal professore per redigere i testi inerenti al sito carsico. “Quando sono qui sento ancora viva la presenza di mio nonno – ha affermato Francesco Anelli, nipote dello speleologo – per questo ritengo che la sua fedele macchina da scrivere, la leggendaria Lettera 22 della Olivetti, usata per tanti anni proprio per raccontare questa scoperta, debba essere qui con lui, per sempre”.

 

Un momento indimenticabile che entrerà nella storia del sito carsico e che è stato occasione per ricordare anche un altro anniversario importante, quello per l’ottantesimo anno dalla scoperta, che quattro anni fa portò in visita alle grotte il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “La macchina da scrivere sarà uno dei pezzi pregiati del museo dedicato ad Anelli, che i visitatori potranno ammirare al termine della visita del sito carsico. – ha aggiunto Victor Casulli, presidente del CdA Grotte di Castellana – Celebriamo questa ricorrenza ogni anno con emozione, sperando per il prossimo di lasciarci la pandemia definitivamente alle spalle per poter quindi ritornare a festeggiarla nuovamente in grande stile, come in occasione dell’ottantesimo”.

 

“Le Grotte di Castellana sono un’autentica meraviglia della natura. Custodiamo infatti nella nostra amata terra un tesoro di inestimabile valore che ogni anno migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo ammirano incantati. – ha sottolineato il Sindaco di Castellana Grotte, Francesco De Ruvo – Come castellanesi rinnoviamo il ringraziamento collettivo ad Anelli e a Matarrese per averci svelato una tale bellezza e a noi, come amministratori, tocca oggi la responsabilità e il grande onore di continuare a lavorare per custodirla, valorizzarla e farla conoscere sempre di più”.

 

La giornata di festeggiamenti si è conclusa con una speciale replica dello spettacolo Hell in the Cave, libera rappresentazione della prima cantica della Divina Commedia ambientata nella caverna della Grave, per la regia di Enrico Romita. Nell’occasione il cast dello spettacolo è stato affiancato in scena dallo special guest Ettore Bassi, da Giusy Frallonardo, autrice della drammaturgia dello spettacolo, e dalla musica dal vivo di Paolo Pace e Giuseppe De Trizio, che ne hanno curato la colonna sonora.

Hell in the Cave è lo spettacolo stabile nelle Grotte di Castellana che porta in scena l’Inferno di Dante Alighieri tra musica, danza, luci e narrazione. Gli spettatori sono guidati da demoni e dannati in un viaggio sulle orme del Poeta, alla scoperta dei personaggi iconici della Commedia, fino a riveder le stelle con la soave Beatrice.