Martedì 25 gennaio a Cursi prende il via “La gioia ai giorni”, corso di teatro del progetto “Viva – Tante belle cose”

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SALENTO – Martedì 25 gennaio dalle 15 alle 18 (ingresso gratuito con posti limitati e  super green pass obbligatorio – info e iscrizioni 3278773894 – vivailprogetto@gmail.com) nelle sale di Palazzo De Donno in Piazza Pio XII a Cursi prenderà il via “La gioia ai giorni”, primo modulo di dieci lezioni del Corso biennale di Teatro a cura di Alessandra De Luca. Proseguono infatti in presenza e (provvisoriamente) anche online le attività di Viva – Tante belle cose, un progetto pensato per gli over 50 (in particolare vedovi e vedove) che mira al benessere, alla crescita culturale, alla condivisione di conoscenze e talenti. Sostenuto dal Bando Volontariato 2019 di Fondazione Con il Sud, promosso da Ecomuseo della Pietra Leccese (capofila), Coolclub, 34° Fuso, Gruppo Fratres di Cursi, Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Lecce, il progetto nei prossimi due anni ospiterà nei tre comuni coinvolti (Cursi, Castrignano de’ Greci e Corigliano d’Otranto), l’apertura di un’Officina dei saperi, la realizzazione di un fitto calendario di eventi di socialità e di formazione e l’attivazione di una Banca del tempo.

Partendo da materiale d’archivio personale (filmini di famiglia, foto, immagini, oggetti legati a un mestiere o a un luogo, ecc) e dal recupero di un patrimonio gestuale e fisico, i partecipanti a “La gioia ai giorni” saranno coinvolti nel costruire, attraverso gli strumenti e le tecniche della pratica teatrale, la mappa emotiva, sensoriale ma anche storica, culturale, urbanistica, della propria persona e delle comunità di riferimento (in questo caso quelle di Cursi, Castrignano e Corigliano d’Otranto). Nel concreto, si tratterà di operare in due direzioni: da un lato la ricerca e costruzione di un archivio personale e collettivo e dall’altro l’analisi, racconto, elaborazione, scrittura e messa in scena del materiale raccolto, attraverso pratiche ludiche, artigianali, giocose e comunitarie proprie dell’arte teatrale. Il teatro sarà dunque il mezzo di una comunicazione sociale e allo stesso tempo anche di espressione individuale e di progettazione condivisa.

Venerdì 28 gennaio (dalle 15 alle 18 – info e iscrizioni vivailprogetto@gmail.com) continua online “Medicina narrativa nei percorsi di cura”, coordinato dalla giornalista, project manager e consulente in comunicazione istituzionale Raffaella Arnesano. Un percorso per conoscere gli strumenti della narrazione che cura, dalla parola all’immagine. “La Medicina Narrativa (NBM) si integra con l’Evidence-Based Medicine (EBM) e, tenendo conto della pluralità delle prospettive, rende le decisioni clinico-assistenziali più complete, personalizzate, efficaci e appropriate”, sottolinea la giornalista. “La narrazione del paziente e di chi se ne prende cura è un elemento imprescindibile della medicina contemporanea, fondata sulla partecipazione attiva dei soggetti coinvolti nelle scelte. Le persone, attraverso le loro storie, diventano protagoniste del processo di cura”.