Presentato il progetto “Inter-Azioni” contro bullismo e cyberbullismo realizzato dalla cooperativa C.R.I.S.I. e finanziato dall’assessorato al Welfare di Bari

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BARI – È stato presentato oggi, a Palazzo di Città, il progetto “Inter-Azioni: interventi e azioni contro bullismo e cyberbullismo”, realizzato dalla società cooperativa C.R.I.S.I. in risposta all’avviso dell’assessorato al Welfare per la realizzazione di interventi di prevenzione e contrasto delle povertà educative dei minori della città. Sono intervenuti in conferenza stampa l’assessora al Welfare Francesca Bottalico e la presidente della società cooperativa C.R.I.S.I. Anna De Vanna, alla presenza di Ilaria De Vanna, vicepresidente della cooperativa C.R.I.S.I., Francesca Spinozza, collaboratrice della cooperativa C.R.I.S.I., Gianna Botte, vicepreside della scuola media Michelangelo, e Laura Farinola del negozio di utilità sociale Charity Chic.

Le attività di “Inter-azioni” saranno svolte in rete con l’organizzazione di volontariato Anto Paninabella, il negozio di utilità sociale Charity Chic Italia, l’Aps Masseria dei Monelli/Ortocircuito, la scuola media “Michelangelo”, il liceo scientifico “A. Scacchi” e l’ITT “Panetti – Pitagora”. Il progetto è rivolto agli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado e agli adulti, operatori sociali, insegnanti, educatori e volontari che si occupano di minori, genitori e famiglie.

“Oggi presentiamo uno dei primi progetti dell’anno che rientrano in un piano di contrasto alle povertà educative e relazionali a tutela dell’infanzia, dell’adolescenza e pre-adolescenza – ha dichiarato Francesca Bottalico -. Abbiamo voluto fortemente investire su azioni mirate al fenomeno del bullismo e cyberbullismo, consapevoli dell’importanza di costruire nuove alleanze tra le scuole, le famiglie, le istituzioni e soprattutto i ragazzi, in modo da sviluppare sistemi efficaci di prevenzione, ascolto, tutela e accompagnamento non solo delle vittime ma anche degli autori. I due anni di pandemia hanno decisamente aggravato una situazione già molto critica, sia aumentando le povertà materiali, educative e psico – sociali sia incidendo negativamente sul benessere psicologico dei bambini e degli adolescenti. Sono in crescita gli episodi di autolesionismo, di tentato suicidio, di isolamento e disagio adolescenziale o di violenza tra pari e verso i beni pubblici. Circa un mese fa abbiamo attivato il tavolo permanente sulla prevenzione ai suicidi e continueremo in questa direzione implementando, anche attraverso questo progetto, una serie di progettualità in rete proprio a partire dalla realizzazione di sportelli psicologici nelle scuole – sono in partenza i primi quattro a sostegno degli adolescenti, delle insegnanti e delle famiglie -, di percorsi di prevenzione e sostegno alla genitorialità, di gruppi parola tra adolescenti e pari, al fine di facilitare la manifestazione dei loro bisogni e dei loro disagi”.

“La filosofia di fondo del progetto Inter-azioni – ha spiegato Anna De Vanna – è quella di creare una connessione su quelli che sono i principi violati tutte le volte in cui si verificano episodi di bullismo. Insieme a Charity Chic abbiamo progettato laboratori di riuso che ripristinino i valori legati alla dignità delle cose, come anche il bene pubblico, e con la Masseria dei Monelli/Ortocircuito, che opererà all’interno del parco Gargasole, abbiamo voluto evidenziare il rispetto dell’ambiente per una “polis” che merita cura e rispetto attraverso un percorso di orto-laboratori che si terranno dopo la fine della scuola per due settimane. Hanno aderito all’iniziativa gli istituti baresi Michelangelo per la scuola media e Panetti e Scacchi come scuole superiori. Con le scuole, assieme all’associazione Anto Paninabella, abbiamo progettato interventi diversificati di ascolto psicologico, laboratori di gruppi di parola per ragazzi, ma anche per genitori, insegnanti e operatori sociali. È importante che i giovani condividano il loro disagio non sentendosi soli e, allo stesso tempo, è fondamentale rendere gli adulti sentinelle capaci di sostenere e individuare gli indicatori di rischio. Molti dei progetti sono già partiti, alcuni partiranno proprio oggi, come nel caso del liceo Scacchi, e tutti avranno durata annuale”.

“Abbiamo già avviato due progetti destinati alle classi prime e seconde della nostra scuola – ha dichiarato Gianna Botte – con la dirigente Antonietta Scurani che da sempre si è mostrata sensibile alle tematiche legate al bullismo. Teniamo ad attenzionare i ragazzi al mondo del digitale che non deve essere demonizzato, ma conosciuto rispetto alle conseguenze del suo uso deviato”.

“Il progetto dell’impresa sociale Charity Chic – ha detto Laura Farinola – consiste in una serie di laboratori tematici che stimoleranno i ragazzi nella pratica del refashioning riprendendo l’importanza del lavoro manuale lento. Ma lo faremo anche attraverso la visione di film motivazionali, progetti di scrittura creativa e laboratori di riciclo ed eco sostenibilità”.

“Le iniziative e i progetti saranno estesi a tutti i ragazzi del territorio su segnalazione dei Servizi sociali – ha concluso Francesca Spinozza -. L’obiettivo è quello di rendere il territorio urbano vivaio di ricuciture di intervento e di prevenzione rispetto a temi come il bullismo”.

Le attività prevedono l’organizzazione di sportelli di ascolto psicologico, gruppi di parola per adolescenti sui temi del bullismo, laboratori esperienziali per i minori volti alla consapevolezza delle dinamiche sottostanti i comportamenti di bullismo, percorsi formativi per adulti per l’apprendimento delle capacità di individuazione degli indicatori del disagio adolescenziale.

Il progetto mira essenzialmente a produrre nei giovani un cambiamento di segno e di senso che orienti a relazioni prosociali, solidaristiche e di “cura”. Il significato profondo del prendersi cura, come antidoto all’indifferenza nei confronti dell’altro o, peggio, all’antagonismo e alla prevaricazione verso l’altro, verrà ulteriormente perseguito attraverso percorsi artistico/artigianali finalizzati all’utilizzo del riciclo creativo, come superamento della consuetudine all’usa e getta e affermazione del principio dell’ecosostenibilità attraverso il riuso o la riparazione intelligente ed accurata delle cose.

Un’ulteriore declinazione dell’esperienza attiva del rispetto, dell’attenzione, della cura nei confronti dell’altro si realizzerà mediante percorsi di comunicazione non ostile, peacemaking circle al fine di consentire lo sviluppo di legami solidaristici con le cose, l’ambiente, la comunità.