Nel nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia la mostra fotografica “Mestieri e Passioni”

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RUVO DI PUGLIA – Ci sono le mani e l’autentica fatica del gommista ruvese Franco Chiarulli, dello scalpellino Nicola Di Gioia, del barbiere Antonio Montaruli e del calzolaio Ciro Tristano nel racconto dei mestieri, antichi e mai dimenticati, raccolti dal fotografo Mauro Ieva e dal musicista e compositore Livio Minafra nella mostra fotografica dal titolo Mestieri e Passioni, con la co-direzione artistica di Michelangelo Campanale e della compagnia La Luna nel Letto. Un’esposizione composta da 14 scatti che sarà inaugurata domenica 13 marzo alle ore 18.30 nel Foyer del Nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia e visitabile, gratuitamente, fino a lunedì 4 aprile 2022. 

Immagini il cui scatto porta la firma dello stesso ruvese Mauro Ieva e che raccontano la quotidianità di una generazione di lavoratori che, negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, affidavano alle mani la propria professionalità e, con essa, l’identità del proprio ruolo sociale. Un viaggio all’indietro che profuma di botteghe e di tempi che furono, ma che svela al contempo un grande senso di attualità, perché riporta agli occhi di chi oggi osserva un intero sistema fatto di valori, di uomini, di donne, di storie autentiche che è importante ritrovare. 

Quattro autoritratti e due dittici per ciascuno dei mestieri raccontati, per un percorso fotografico frutto di una ricerca nata tra le strade di paese, dall’ascolto dei racconti degli anziani nelle piazze, dal ricordo delle botteghe che oggi non ci sono più: è ciò che rende Mestieri e Passioni una mostra fotografica di narrazione antropologica, che l’autore esalta grazie alle composizioni musicali di Livio Minafra, musicista e compositore originario di Ruvo di Puglia. 

“Lo scatto che ho cercato è stato cogliere quell’attimo che esprimesse l’allegoria del ricordo, il sacrificio di una passione e la fatica di un mestiere – racconta Mauro Ieva – e l’aver messo in comune la passione per la musica e il mestiere mi è sembrato un modo per evidenziare una civiltà di uomini e donne sottoposti dalla storia ad un riscatto e ad una ricostruzione di un mondo migliore, accompagnati dal sacrificio ma anche dal piacere di tornare ad essere felici in quel tempo. Molti sono gli aneddoti che mi hanno raccontato – prosegue – spero che nel silenzio della fotografia, si riesca ad ascoltare quell’allegoria della responsabilità del vivere in tempi anche difficili. Senza rimpianto, recuperando elementi preziosi come il rapporto con la propria terra, identità importante da ricostruire”.

La mostra Mestieri e Passioni è la terza esposizione realizzata nell’ambito della rassegna di musica e fotografia dal titolo L’Arte della Memoria che, all’interno della programmazione del nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia, intende aprire uno spazio di frontiera tra processi educativi e nuove cittadinanze, nel quale si affrontano la necessità di “essere” e il “farsi luogo” come impegno culturale.