Questa mattina il Sindaco di Bari alla commemorazione di Giuseppe Mizzi, vittima innocente di mafia, a 11 anni dall’omicidio

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BARI – Si è svolta questa mattina, a Carbonara, la cerimonia in ricordo di Giuseppe Mizzi a 11 anni dal suo omicidio per mano mafiosa. Alla commemorazione hanno partecipato i familiari della vittima, il sindaco Antonio Decaro, la prefetta Antonella Bellomo, il questore Giuseppe Bisogno, la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, la presidente del Municipio IV Grazia Albergo, il referente regionale di Libera Don Angelo Cassano e una rappresentanza delle scolaresche del territorio..

“Anche quest’anno siamo qui per ricordare Giuseppe Mizzi insieme alla sua famiglia, agli alunni delle scuole del quartiere e alla sua comunità – ha esordito il sindaco -. Proprio qui, nella strada dove undici anni fa Giuseppe è stato ucciso.

Allora tutti noi, che avevamo già vissuto l’angoscia profonda della perdita per mano mafiosa di due ragazzi innocenti, abbiamo saputo reagire opponendoci con forza a quelle logiche malvagie che per anni hanno dominato Bari e le nostre coscienze.

Giuseppe Mizzi è una vittima innocente di mafia, una persona per bene che ha pagato con la vita un tragico scambio di persona.

Oggi siamo qui, come ogni anno, perché Giuseppe continua a vivere nei cuori di chi lo ha amato: a lui abbiamo voluto dedicare un parco nel territorio di questo Municipio perché la sua memoria e il suo sacrificio possano accompagnare la crescita di un luogo di comunità dove i bambini e le famiglie potranno vivere momenti felici.

Desidero ringraziare la famiglia Mizzi, che non si è mai arresa al suo dolore e che ha scelto di continuare a vivere qui per difendere insieme questo territorio. Non era certamente facile, né scontato. Ma grazie alla loro testimonianza e a quella degli altri familiari delle vittime di mafia questa città ha scelto da che parte stare: dalla parte della legalità, delle persone per bene, di chi continua a soffrire ma cammina a testa alta, rifiutando le logiche mafiose e la sopraffazione”.

Come noto, Giuseppe Mizzi, padre e marito esemplare, dedito alla famiglia e al lavoro, fu brutalmente assassinato, all’età di 39 anni, davanti alla sua abitazione il 16 marzo del 2011. Dalle indagini giudiziarie è emerso che fu ucciso per un tragico scambio di persona avvenuto durante un agguato mafioso. Per l’omicidio di Giuseppe Mizzi è stato condannato all’ergastolo il boss barese Antonio Battista, ritenuto affiliato al clan Di Cosola.