MARTANO (Lecce) – Domenica 1 maggio torna a Martano (Le) la Festa dei Lavoratori. L’associazione culturale GRE.ECO e Kurumuny, in collaborazione con le associazioni Fare Progetto Terra e Zoom Culture, con il patrocinio del Comune di Martano, organizzano il Primo Maggio ad Apigliano. Si tratta di un appuntamento voluto in assoluta continuità con la storica festa popolare nata nel 2002 e svoltasi per quasi un ventennio in contrada Kurumuny, su un terreno di proprietà della famiglia Chiriatti, sempre nel piccolo comune grico. L’incontro che ha unito generazioni si sposta adesso su un’area pubblica, in uno dei luoghi simbolo della grecità salentina, il sito archeologico di Apigliano (strada vicinale Apigliano), riprendendo le modalità di svolgimento del Primo maggio a Kurumuny, dunque ancora una volta proponendosi come grande rito laico per celebrare l’uomo, il lavoro e il territorio, sempre dal mattino al tramonto, tra musica, arte, solidarietà.
Il pranzo è autogestito dai singoli partecipanti mentre l’organizzazione offre vino, finché ce n’è, e acqua e mette a disposizione bracieri per gli arrosti.
Alle ore 15.00 il via al programma musicale. Tra gli ospiti la giovane cantautrice salentina Adriana Polo, impegnata negli anni in un lavoro di ricerca sui canti popolari del sud Italia, che in questo caso presenta il suo progetto autoriale “Oltre la Mani”; Fernando Conte, 36enne cantautore salentino che quest’anno festeggia vent’anni di carriera, sempre cantando la sua vita e le sue emozioni, passando per temi d’attualità come nel suo ultimo singolo “Mery”; Arditi del coro, formazione impegnata a mantenere vivi i canti che hanno accompagnato decenni di lotte e di conquiste, consci che non si tratta di soli canti, ma di parte fondamentale della storia dell’antifascismo italiano; Rocco Nigro con “Terra, pane, lavoro”, con Emanuele Licci, Giancarlo Paglialunga, Massimiliano De Marco, Giorgio Distante e Giuseppe Spedicato. Quello scritto da Nigro è un viaggio musicale legato al mondo bracciantile e popolare del Salento, che va da fine Ottocento fino al movimento di occupazione delle terre del 1949-1951, uno spettacolo che si dipana tra inni di lotta e di protesta, canti sociali e di lavoro, fino a trattare la Resistenza, la pace, l’emigrazione.
A seguire Giovanni Nocco Dj set (musica Funky, Soul, Disco, Trash, Rock n’ Roll).
Tra le attività previste “A spasso con l’archeologo”, passeggiata nell’area di Apigliano alla scoperta della storia del villaggio bizantino e medievale e dei luoghi d’acqua (a cura di Zoom Culture con Marco Leo Imperiale) e un laboratorio di costruzione di aquiloni.
Un’area del parco sarà destinata a mercatino di artisti, artigiani e prodotti a km0.
Come arrivare:
Cerca su google maps “Strada vicinale Apigliano”.
(40.2020221, 18.2678400)
Da SS16 svoltare su SP48 direzione Martano, uscita “strada vicinale Apigliano”.
Da Martano, Zollino, Martignano, si consiglia di raggiungere la festa tramite la viabilità comunale.
Il programma è suscettibile di variazioni.
Ingresso libero.
SITO ARCHEOLOGICO DI APIGLIANO
Il sito di Apigliano, bene culturale di proprietà pubblica, posto in un ambito peculiare e delicato del paesaggio rurale tra Martano e Zollino, costituisce una testimonianza fondamentale nella storia del territorio salentino. Le tracce che restituisce contribuiscono alla lettura della stratificazione insediativa dell’intera area geografica e culturale.
Il villaggio bizantino e medievale di Apigliano è un luogo simbolo, legato alla grecità del territorio, ed è stato oggetto di ricerche archeologiche a partire dal 1997, a cura dell’équipe di Archeologia Medievale dell’Università del Salento, guidata dal prof. Paul Arthur.
“Abbiamo iniziato a festeggiare il Primo Maggio nella contrada Kurumuny a Martano con l’idea di offrire un punto di incontro locale in cui essere protagonisti: un luogo in cui diverse generazioni, anziani, giovani e bambini, potessero incontrarsi e pacificamente e creativamente socializzare non solo il companatico ma anche le idee, i desideri, i bisogni – dice Giovanni Chiriatti, responsabile della casa editrice Kurumuny. Da lì sono passate migliaia di persone e centinaia di musicisti, scrittori, danzatori e danzatrici, cantanti, intellettuali, politici e il premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchú. La festa del Primo Maggio a Kurumuny è diventata con il passare degli anni riferimento per tutto il territorio salentino e non solo. Oggi, con lo stesso spirito, sentiamo la necessità di farne un’esperienza collettiva. Da qui la proposta di un Primo Maggio ad Apigliano, luogo pubblico e simbolo per l’intero territorio. Grazie alla disponibilità del Comune di Martano e alla collaborazione di diverse associazioni, con un’eredità importante e un’identità precisa, apriamo una nuova pagina. Un nuovo inizio, in continuità col passato, che ci auguriamo – conclude Chiriatti – col tempo possa diventare un momento portante e un modello sul territorio”.
“La volontà dell’amministrazione comunale di Martano è, innanzitutto, quella di voler ricordare e sottolineare la data del Primo Maggio, festa dei lavoratori e delle lavoratrici – dice il sindaco di Martano Fabio Tarantino. La comunità martanese è sempre stata in prima linea nel difendere i diritti dei lavoratori. Dalle lotte delle raccoglitrici di olive della fine dell’Ottocento alle lotte delle tabacchine degli anni ’60, i martanesi non hanno mai abbassato la testa di fronte ai padroni e ai latifondisti. Con l’abbraccio della musica popolare e della memoria orale che negli anni ha tramandato questo spirito di lotta per il lavoro ci riproponiamo di sostenere e patrocinare l’evento del Primo Maggio ad Apigliano, sito archeologico del Comune. Riprendiamo inoltre il tradizionale evento che si svolgeva nella campagna di Kurumuny sempre a Martano e curato dalla famiglia Chiriatti che, con la sua casa editrice, anche stavolta, sarà parte integrante della organizzazione. Vogliamo creare una rete di volontari e associazioni che possano portare avanti questo evento che avrà la funzione diretta e indiretta di promuovere e far conoscere il sito di Apigliano dove stiamo per investire oltre 600mila euro per il potenziamento della fruizione e per l’ampliamento della campagna di scavi in collaborazione con l’Università del Salento” conclude Tarantino.