Giovedì 2 giugno alla Cittadella degli Artisti di Molfetta Fabrizio Bentivoglio

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MOLFETTA (Bari) – Giovedì 2 Giugno 2022 alla Cittadella degli Artisti di Molfetta (BA) in via Bisceglie km 775, andrà in scena alle ore 20:45 la PRIMA NAZIONALE di LETTURA CLANDESTINA. La solitudine del satiro di Ennio Flaiano, reading teatrale musicale con Fabrizio Bentivoglio accompagnato dal vivo da Ferruccio Spinetti al contrabbasso.

Lo spettacolo prodotto da AidaStudio Produzioni in collaborazione con Bubba Music, e distribuito in esclusiva da Elena Marazzita Producer per AidaStudio Produzioni, porta in scena il pensiero di Ennio Flaiano attraverso la lettura di estratti da La solitudine del satiro, raccolta postuma di articoli di giornali, scritti personali, appunti di vita ironici, profondi, provocatori e commoventi.

 

Molto citato, ma quanto realmente conosciuto? Facitore proverbiale di aforismi tra i più evocati, Ennio Flaiano è stato protagonista di primissimo piano della vita intellettuale italiana, soprattutto in quel periodo fecondo che dalla fine della guerra attraversa il boom economico e porta fino alla fine degli anni Sessanta. I suoi motti, che ancora oggi punteggiano i social network come gli articoli di giornale, hanno decostruito meticolosamente la società italiana di quel periodo, per raffigurarne con intento satirico i (molti) vizi e le (poche) virtù. Scomparso prematuramente, non ebbe modo di trasportare oltre la propria statura di laico moralista, oggi citata sì ma poco nota, anche perché di quel tipo di intellettuale si sono perse le tracce al giorno d’oggi. Lettura clandestina restituisce alcuni tra gli innumerevoli articoli che Flaiano scrisse per giornali e riviste, selezionati e letti da Fabrizio Bentivoglio con il contrappunto del contrabbasso di Ferruccio Spinetti per raccontarne la figura, e tramandare fino al presente la figura di un uomo che, come pochi altri, ha saputo raccontare l’Italia per ciò che, incredibilmente, ancora oggi è.

 

Il progetto nasce da un’idea di Fabrizio Bentivoglio, che così lo spiega: “Pochi mesi prima di morire, ma era da qualche anno che ci pensava, Flaiano aveva cominciato a raccogliere in una cartella dal titolo autografo “La solitudine del satiro”, alcuni articoli, con l’intento di approntare un libro che potesse servire per… “riuscire a sbrogliare il filo della nostra vita italiana, capire perché in Italia la linea più breve tra due punti è sempre l’arabesco”… così dichiarò in un’intervista dell’aprile del 1972, parlando del libro a cui stava lavorando e che sarebbe stato il suo primo ad essere pubblicato postumo.”

E continua Bentivoglio: “L’intento della messa in scena è, attraverso lo sguardo di Flaiano su quell’Italia di cinquant’anni fa, poter sbrogliare il filo della nostra vita italiana e arrivare a capire meglio anche questa Italia di oggi.

La lettura è CLANDESTINA così come lo è stato, in fondo, Flaiano stesso, che finché è stato sulla nave insieme a noi, nessuno sembrava notarlo. Ci si è accorti di lui soltanto quando è sceso.”

 

Uno spettacolo che ha nella sua genesi un lungo lavoro di ricerca e raccolta da parte di F. Bentivoglio delle parole, riflessioni, frammenti di pensiero di Ennio Flaiano, per cercare un nesso, un filo, una storia dell’anima dell’Italia da proporre allo spettatore ed invitarlo alle proprie riflessioni.

Una storia dell’anima intrecciata alla storia dell’Italia, che sembra presentare oggi come negli anni dai ’50 ai ’70 gli stessi tortuosi interrogativi, le stesse ambiguità, gli stessi nodi che questa lettura tenta di sciogliere, come dichiara lo stesso Fabrizio Bentivoglio: “Questa proposta di leggere “La Solitudine del Satiro”, non è altro che l’invito a condividerne le sfumature più preziose, sia in termini poetici, sia di scandaglio del nostro animo; dimostrando che le parole di questo “moralista laico in grado di travestirsi da gran frivolo per far intendere le cose più serie”, come lo pennellò Arbasino, a distanza di più di cinquant’anni da quando sono state scritte, ancora oggi ci parlano e non solo; ci dicono cose che ancora ai nostri giorni, pochi sono riusciti a dirci con una simile chiarezza.”

 

La leggerezza a cui accennava Arbasino nello spettacolo è resa possibile anche grazie alle suggestioni musicali suonate dal vivo, protagoniste insieme alle parole in una delicata armonia. Brani di svariata ispirazione ideate ed eseguite da Ferruccio Spinetti, nome noto del panorama musicale, contrabbassista degli Avion Travel fino al 2006 e del duo Musica Nuda con Petra Magoni, che dichiara a proposito di questo progetto: “Musicalmente l’idea centrale è stata quella di non porci confini di tempo e di generi, anche perché sia io che Fabrizio amiamo da sempre la musica a 360 gradi. Trovare il tema giusto che si mettesse al servizio della parola è stato il nostro obiettivo principale ed anche una sfida oltre che un divertimento. Si passerà da Claude Gervaise, compositore del ‘500 a “Le notti bianche” di Nino Rota a “First song” di Charlie Haden, uno dei miei contrabbassisti preferiti, fino ad una versione rivisitata di Taxman dei Beatles o al tema principale de “Les parapluies de Cherbourg” film di J. Demy con la musica di Michael Legrand, vincitore della Palma D’oro a Cannes nel 1964, o passeremo da brani originali scritti da me per ‘solo contrabbasso’. A volte poi ci aiuteremo anche con l’elettronica, usando dei loop pre-registrati, ma su cui suonerò live col mio contrabbasso. Non mancheranno zone di vera e propria “improvvisazione” su alcuni racconti letti da Fabrizio, che renderanno in qualche modo unica ogni replica.”

Il debutto nazionale di LETTURA CLANDESTINA. La solitudine del Satiro di Ennio Flaiano del 2 giugno 2022 a Molfetta è all’interno della rassegna culturale Teatro & Musica – I Suoni della Cultura 2022 organizzata da Fondazione Musicale Vincenzo Maria Valente e diretta da Sara Allegretta. Per informazioni sulla biglietteria scrivere a fond.valente@libero.it