BARI – È stato presentato questa mattina, a Palazzo di Città, alla presenza dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico “Bullismo e cyberbullismo: formare per sanare. Sportello Mede@ – pronto intervento antibullismo e cyber bullismo”, promosso dall’associazione Mede@ onlus, che dal 2016 porta avanti un progetto nazionale a contrasto del fenomeno con l’apertura di sportelli di ascolto antiviolenza di genere in diverse città italiane.
L’articolazione del progetto nella città di Bari è stato illustrato da Francesco Longobardi, responsabile nazionale Enti locali, delegato all’apertura di sportelli istituzionali. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il coordinatore nazionale del progetto Daniele Natalizia, il responsabile provinciale di Bari per la conduzione degli sportelli Francesco Papeo e la responsabile del settore legale Mede@ per la provincia di Bari Raffaella Longobardi.
“Oggi – ha detto Francesca Bottalico – presentiamo una nuova collaborazione tra l’amministrazione e l’associazione Medea, che persegue l’obiettivo di avviare in tutto il territorio cittadino una serie di interventi a tutela dei minori e degli adolescenti per sensibilizzare la cittadinanza sui temi del bullismo e del cyberbullismo. Come assessorato al Welfare, già nei mesi scorsi abbiamo avviato, in collaborazione con i centri territoriali, alcuni servizi e sportelli d’ascolto, perché riteniamo che per combattere questa nuova forma di violenza dilagante sia fondamentale anzitutto ascoltare tanto i ragazzi, sia gli autori che le vittime del bullismo, quanto i loro genitori e offrire un sostegno concreto alle scuole e alle agenzie educative. Perciò, nel presentare questo progetto condiviso, vorrei lanciare agli attori sociali che operano sul territorio – centri sociali o parrocchie o società sportive che siano – un appello ad avviare politiche di ascolto coinvolgendo professionisti come medici, psicologi, educatori, studi legali, assistenti sociali. Proprio questo è l’obiettivo del progetto, che metterà a disposizione degli utenti, fino al prossimo mese di giugno, 10 sportelli informativi, luoghi informali di ascolto che raccolgono le segnalazioni e le situazioni di disagio determinate dal bullismo: una sorta di ‘antenne di prossimità’con cadenza settimanale o mensile, a seconda delle esigenze dei soggetti che vorranno ospitare l’iniziativa. Su richiesta degli attori sociali coinvolti nel programma, saranno promossi inoltre eventi tematici organizzati. Questa nuova azione si aggiunge al ventaglio di iniziative già programmate dall’Amministrazione in città, come ad esempio gli interventi avviati la settimana scorsa sul sostegno alla genitorialità, o all’unità di strada che presidia i principali luoghi di aggregazione giovanile. Nei prossimi mesi, infine, avvieremo, per la prima volta a Bari, in collaborazione con il tribunale dei Minori, l’ufficio gestione pacifica dei conflitti, perché siamo convinti che anche il bullo sia vittima della propria violenza, e che per superarla debba imparare a riconoscerla, controllarla e a rielaborarla”.
“La sensibilità per i fenomeni di violenza rivolta ai bambini e agli adolescenti – ha spiegato Francesco Longobardi – ha spinto l’associazione Mede@ a pensare ad un progetto qualificato e specializzato dedicato espressamente al bullismo e cyber-bullismo, chiamato ‘Formare per sanare’, un progetto di pronto aiuto alla vittima di bullismo e di riabilitazione e reinserimento del bullo stesso. Il progetto viene sviluppato da un team di professionisti, avvocati, medici, psichiatri, psicologi e psicoterapeuti, preparati e specializzati professionalmente per affrontare queste problematiche, le quali, diventano sempre più complesse intrecciandosi tra loro formando nuove violenze ancora più pericolose quando perpetuate dalla rete”.
“Bullismo e cyberbullismo: formare per sanare” prevede 10 sportelli di ascolto sul territorio del Comune di Bari da attivare nelle scuole, parrocchie e associazioni sportive, in luoghi, cioè, dove l’adolescente o anche il bambino accompagnato da un adulto potrà rivolgersi per chiedere aiuto. Qui troverà accoglienza qualificata e personale specializzato che analizzerà il caso per la presa incarico dell’utente.