Sabato 18 giugno parata di apertura del Palio di Sant’Elia in programma a Brindisi fino al 26 giugno

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BRINDISI – I cittadini del quartiere Sant’Elia di Brindisi sono pronti ai nastri di partenza della Parata di apertura del primo Palio urbano. In città l’emozione è tangibile e per una settimana il quartiere si vestirà a festa in onore del santo laico che non esiste. Sabato 18 giugno alle ore 17, prenderà il via ufficialmente il primo Palio Urbano di Sant’Elia in programma fino al 26 giugno 2022, fase clou del progetto di rigenerazione urbana e sociale “CeloCeloManca – L’album dei desideri di Sant’Elia”, vincitore della terza edizione di “Creative Living Lab”, avviso pubblico promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura realizzato dal collettivo ImmaginAbile in collaborazione con Comune di BrindisiArca Nord Salento, la cooperativa di comunità Legami di Comunità – Brindisi, Pazlab, Molo 12 FabLab di Palazzo Guerrieri Brindisi, Panini Figurine e in partnership con gli sponsor tecnici Coop Alleanza 3.0, Decathlon Brindisi e Costantini Ambiente.

Ecco il programma nel dettaglio. Il Palio inizierà sabato 18 giugno, dalle ore 17 alle 20, con la parata di apertura dei partecipanti delle contrade in corteo affiancati dalla majorettes del gruppo di Ginnastica artistica ritmica Temese di Brindisi e dai percussionisti della Scuola di musica Frescobaldi di Brindisi. Partenza da Parco Buscicchio per fare tappa alla parrocchia Cristo Salvatore, Piazza Raffaello e parrocchia San Lorenzo per poi rientrare al Parco. Una vera e propria festa dedicata al quartiere e alla città, preparata con cura grazie al lavoro incessante non solo degli organizzatori ma soprattutto di tantissimi residenti, di ogni età, che hanno partecipato agli allestimenti, alle attività di arte e rigenerazione urbana e alla realizzazione di bandiere, stendardi e divise con i colori delle quattro contrade del palio. Per tutta la settimana poi si svolgeranno i giochi nei quali si cimenteranno gli oltre duecento partecipanti. Le squadre si strutturano in quattro contrade composte da diverse compagini che si affronteranno nell’ambito delle diverse discipline. Ad ogni contrada è assegnato un nome (Pavone, Delfino, Lucertola e Fenice), uno stemma e un abbinamento di colori identitari. Le squadre saranno miste per genere ed età, ci si può iscrivere ad una sola contrada (se si è Lucertola non si può gareggiare anche nella squadra della Fenice) e nell’ambito della stessa contrada ci saranno più squadre ma ogni partecipante può scegliere di prendere parte ad un massimo di due sport.

Le squadre si sfideranno nelle seguenti discipline:

–        torneo calcio 5×5 (19 giugno, piazza De Grada),

–        torneo pallavolo 3×3 (20 giugno, piazza Canaletto)

–        torneo basket 3×3 (21 giugno, piazza Carrà)

–        torneo touch rugby (22 giugno, Spiazzo Contrada Fenice – Via B. Cellini),

–        ciclismo per le vie del quartiere (25 giugno)

–        corsa per le vie del quartiere (26 giugno)

–        creatività e sfide improbabili (19-22 giugno),

–        cucina e convivialità (19-22 giugno).

Nei giorni del Palio, ogni contrada organizzerà il Terzo tempo che consiste in quattro cene di comunità durante le quali tutti siederanno con tutti dopo le finali. Altro punto di forza del progetto è la fruibilità e la riqualificazione urbana di luoghi pubblici simbolo del quartiere, in questi giorni teatro di interventi di arte urbana.

“Questo progetto di rigenerazione urbana ma soprattutto di rigenerazione delle relazioni umane e degli spazi comuni all’interno del quartiere di Sant’Elia ha messo le radici tre anni fa attraverso la nascita del comitato spontaneo di cittadini Parco Buscicchio e successivamente con la cooperativa Legami di comunità – commentano gli organizzatori – che oggi ci ha consentito di tracciare in maniera più profonda e strutturata la concezione degli spazi comuni e dei legami che si creano intorno ad essi. Il palio ha l’obiettivo di lavorare su una tradizione che non esiste e su un santo che non esiste che però permette a tutti i cittadini di agire per il bene comune e di avere maggiore cura delle relazioni e dei luoghi in cui vivono. Auspichiamo che attraverso il lavoro fatto durante i masterplan si possa definire in futuro l’idea che oggi immaginiamo per le piazze che ospitano i campi da gioco del palio e che vengano rivalutate e siano oggetto di interventi come residenza artistica e progettuale per la città al fine di dare continuità e coerenza al progetto stesso. Questo non sarebbe stato possibile e non sarà possibile realizzarlo senza i cittadini e i soci della cooperativa, oltre al collettivo ImmaginAbile che fa da regia, che si sono trasformati in ottimi animatori territoriali”.

Sant’Elia, lo ricordiamo, è un santo laico che non esiste intorno al quale è stata costruita una riflessione collettiva sul quartiere e con il quartiere, un percorso di co-creazione e co-progettazione che vede i residenti, i professionisti, le scuole, le parrocchie, le associazioni, tutti coinvolti nell’immaginare un nuovo modo di stare insieme e prendersi cura gli uni degli altri, un nuovo format di progettazione partecipata che si concretizza in una settimana di giochi, sport, attività di ogni tipo con al centro la comunità.