CEGLIE MESSAPICA (Brindisi) – Venerdì 1° luglio Dante Roberto sarà protagonista della tappa a Ceglie Messapica di Piano Lab, il festival itinerante targato Ghironda interamente dedicato al mondo degli ottantotto tasti. Realizzato con Marangi Strumenti Musicali, Steinway & Sons e Fai Scuole, questo nuovo appuntamento in Valle d’Itria di Piano Lab si arricchisce del supporto dell’amministrazione comunale di Ceglie Messapica. Il musicista tarantino suonerà alle ore 20 nell’atrio del Maac, il Museo di archeologia e arte contemporanea, struttura inaugurata sei anni fa nella quale sono custoditi i reperti delle sepolture messapiche del territorio e l’Art Time-Line Gallery riservata alle opere del Premio Emilio Notte (biglietti 5 euro, prevendita inclusa).
Musicista di formazione classica, ma con una tendenza all’eclettismo, Dante Roberto è docente dell’Istituto musicale Paisiello di Taranto e nel suo curriculum spiccano le esperienze formative con Hector Pell, Maria Lucrezia Pedote, Aquiles Delle Vigne e Franco Scala. Ad una ricca attività concertistica, caratterizzata da alcune performance negli Stati Uniti, Dante Roberto unisce una sfrenata passione per il progressive rock, genere al quale ha dedicato l’esordio discografico da solista intitolato «The Circle», un concept album incentrato sul concetto di tempo e la sua evoluzione ciclica partendo dall’idea di sequenza continua nella quale coesistono nascite e rinascite, con il tempo “lineare” sostituito, per l’appunto, dal tempo “circolare”.
Dal punto di vista strumentale, l’album risente delle tante esperienze di ascolto fatte dall’autore, che in sette brani travalica i confini della classica per trasformarsi in musicista di confine al pari del bretone Yann Tiersen, la star della tastiera che Piano Lab ospiterà il 12 luglio in esclusiva per il Sud Italia a Martina Franca, la città dove il festival Piano Lab è nato e dove sono previsti anche un concerto per dieci pianoforti il 12 agosto e la consueta maratona di due giorni «Suona con noi» il 13 e 14 agosto, quando quindici pianoforti diffusi nel centro storico verranno suonati da centinaia di musicisti, sia concertisti di fama che semplici appassionati di tutte le età, e senza distinzione di genere. Infatti, Pian Lab non muove il proprio progetto culturale dal grande interprete, ma direttamente dallo strumento e dal quel vasto mondo di professionisti, studenti o anche semplici appassionati che sceglie di incontrarsi e confrontarsi in luoghi già da soli portatori di cultura, per cambiare in maniera inclusiva la prospettiva tradizionale di partecipazione tra palco e platea. Giunta alla sesta edizione, la manifestazione ha, infatti, elaborato una propria specifica identità attraverso una programmazione innovativa e originale che ha sempre avuto come spirito guida un’attenzione speciale alla dimensione itinerante in posti strategici e di grande fascino della regione, dove l’atmosfera magica dei luoghi e la bellezza delle architetture sono sempre state in sintonia alchemica con la proposta musicale che, naturalmente, si declina attraverso il fascino di uno degli strumenti più rappresentativi e amati in assoluto.