LECCE – La mostra dedicata alla celebre artista, aperta al pubblico dal 9 ottobre 2022 all’8 gennaio 2023, è la terza mostra temporanea realizzata dalla nascita della Fondazione, dopo L’artista del bianco nel 2021, protagonista Angelo Savelli, e L’altra scultura con le opere dello scultore salentino Salvatore Sava.
Esposizione proposta dal direttore scientifico e curatore Paolo Bolpagni e accolta con entusiasmo da Dominique Rimbaud, presidente della Fondazione, tra i cui scopi riveste un ruolo centrale l’educazione ai linguaggi del contemporaneo.
Grazia Varisco, reduce dalla partecipazione alla Biennale di Venezia nel Padiglione Centrale e da una recente mostra antologica a Palazzo Reale a Milano, presenta negli spazi della Fondazione leccese una piccola ma preziosa mostra di diciassette opere che coprono l’intero arco della sua carriera, dalla fine degli anni Cinquanta al 2009, in un percorso in cui i singoli lavori costituiscono un corpo unitario, pur conservando ciascuno la propria originalità.
Dalle tavole magnetiche alle opere cinetiche, dai lavori dove sperimenta la manipolazione di carte e cartoncini alle sovrapposizioni di telai e ferri, la mostra offre un quadro completo della poetica della grande artista.
La Fondazione Biscozzi Rimbaud, nata nel 2018 per volontà di Luigi Biscozzi (1934-2018) e di sua moglie Dominique Rimbaud e aperta al pubblico dal 2021, costituisce per la Puglia un centro d’eccellenza per l’arte contemporanea.
La peculiarità della Fondazione, oltre alla collezione permanente che comprende i nomi più importanti delle arti visive del XX secolo – de Pisis, Martini, Prampolini, Albers, Magnelli, Veronesi, Melotti, Burri, Dorazio, Birolli, Tancredi, Scanavino, Consagra, Azuma, Dadamaino, Bonalumi, Savelli, Schifano e molti altri, – è quella di caratterizzarsi come uno spazio dinamico e aperto, che interagisce con il territorio e le sue istituzioni culturali. La Fondazione si pone come obiettivo quello di attrarre e incentivare l’attenzione di un pubblico più vasto e intergenerazionale verso la fruizione dell’arte contemporanea, concependo i propri ambienti come veri e propri laboratori d’apprendimento e formazione.
La mostra di Grazia Varisco rappresenta dunque una occasione per vedere anche la collezione permanente.