Agriturismi e spesa in campagna, Puglia all’avanguardia

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Taranto – Pietro De Padova è stato riconfermato presidente regionale della Puglia di “Turismo Verde”, l’associazione di CIA Agricoltori Italiani che unisce e valorizza gli agriturismi; Giuseppe De Noia è stato eletto presidente regionale pugliese di “Spesa in campagna”, associazione attraverso cui la CIA sostiene e organizza relazioni dirette tra agricoltori e consumatori.

De Padova sarà coadiuvato da un consiglio direttivo composto da: Giulio Sparascio, Maria Grazia Caponio, Raffaele Rochira, Luigi Maglie, Francesco Lanzolla e Alfredo De Luca.

Giuseppe De Noia, per “Spesa in campagna”, avrà al suo fianco Guido Cusmai, Francesco Pezzuto, Giulio Sparascio e Raffaele Rochira.

È questo l’esito dell’assemblea regionale elettiva che si è tenuta lunedì 10 ottobre 2022 nell’Agriturismo Masseria Sacramento a Palagianello (Taranto).

L’assemblea regionale si è tenuta in vista di quella nazionale che si terrà nelle prossime settimane. A Palagianello erano presenti delegati provenienti da tutte le province della Puglia.

All’assemblea erano presenti Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, e il presidente nazionale di “Turismo Verde”, il salentino Giulio Sparascio.

I 1000 AGRITURISMI PUGLIESI. Con 952 agriturismi, la Puglia è tra le prime 10 regioni italiane per numero di strutture secondo quanto certificato dai dati Ismea. Complessivamente, in Italia le aziende agrituristiche sono 25mila. In Puglia, dal 2015, le strutture agrituristiche hanno totalizzato una media di quasi 500mila presenze all’anno, per un fatturato annuale che, prima della pandemia e con la parziale ripresa di quest’anno è stimato in circa 20 milioni di euro.

«L’azienda agrituristica preserva suolo e paesaggio dall’avanzata di cemento, da incuria e degrado che hanno già “bruciato” 2 milioni di ettari di terreno agricolo negli ultimi vent’anni – ha dichiarato Giulio Sparascio –  Inoltre, contrasta il dissesto idrogeologico che nel nostro Paese riguarda 6.633 comuni e il 9,8% della superficie nazionale e, soprattutto, conserva la biodiversità. L’Italia ha più di 5.000 prodotti agroalimentari tradizionali tra le pieghe del Paese, uno su quattro a rischio estinzione. È il nostro turismo dei valori, nel quale cerchiamo di mettere in armonia la conservazione dell’ambiente, delle tradizioni e della cultura contadina con la crescita economica e l’identità locale, fattori che costituiscono il principio attivo dello sviluppo agrituristico nel tempo». «L’agriturismo è un’eccellenza italiana, una formula di viaggio green che sta contribuendo a sostenere il turismo nelle aree montane e collinari, dove si trova l’84% delle strutture, e una componente essenziale della multifunzionalità agricola – ha aggiunto Gennaro Sicolo – È merito delle aziende agrituristiche aver recuperato e valorizzato luoghi e edifici della tradizione, paesaggi e varietà antiche, così come aver ripreso vecchie ricette contadine, piatti regionali ormai quasi sconosciuti, tutelando la biodiversità e creando capitale sociale».

Complessivamente, gli agriturismi italiani hanno un potenziale di oltre 245 mila posti letto e quasi 450 mila coperti per il ristoro, oltre a 11 mila piazzole per l’agri-campeggio e a quasi 2 mila aziende attive come Fattorie didattiche e sociali. Il comparto si dimostra in continuo movimento con un moltiplicarsi di idee e attività. La metà delle strutture permette di praticare equitazione, escursionismo, osservazioni naturalistiche, trekking, mountain bike, Spa e piscina, corsi e seminari. Turismo Verde promuove la vendita diretta con il marchio la Spesa in Campagna e valorizza la cucina agricola di qualità con gli Agrichef (marchio depositato da Cia).