LECCE – Sabato 15 e domenica 16 ottobre il Parco Archeologico di Rudiae a Lecce ospiterà le visite guidate speciali a cura dei piccoli ciceroni del Liceo Classico e Musicale Giuseppe Palmieri nell’ambito dell’undicesima edizione delle Giornate FAI d’Autunno e gli incontri del festival Conversazioni sul futuro, in collaborazione con A.R.Va – Archeologia, Ricerca e Valorizzazione SRL. Sabato alle 16 (dopo le visite previste dalle 10 alle 15:30) primo appuntamento con la presentazione di “A Demetra. Inno omerico”, in un’edizione curata a tradotta da Alessio Torino (Contrasto). Dopo l’introduzione di Valentina Notarberardino (responsabile comunicazione e ufficio stampa Contrasto) lo scrittore, latinista e docente dialogherà con il giornalista de La Stampa Nicolas Lozito con letture a cura di Riccardo Lanzarone e infiltrazioni musicali della flautista Giorgia Santoro. Domenica 16 alle 12 (con visite previste dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18) il linguista Matteo Motolese, dialogando con Debora De Fazio (docente di Linguistica italiana all’Università degli Studi della Basilicata) presenterà “L’eccezione fa la regola. Sette storie di errori che raccontano l’italiano” (Garzanti). Le visite guidate condurranno alla scoperta sia degli scavi archeologici (“Fondo Acchiatura”) della città fondata dai Messapi sia dell’Anfiteatro romano, costruito nei primi anni del II sec. d.C., durante il regno di Traiano, e riportato alla luce recentemente. Lecce può vantare, infatti, due anfiteatri romani a distanza di pochi chilometri: quello di Lupiae in Piazza Sant’Oronzo, nel cuore della città, e quello dell’antica Rudiae, nelle campagne alle porte del capoluogo salentino, patria del poeta Quinto Ennio (239 a.C. – 169 a.C.) e di Sant’Oronzo (22 d.C. – 68 d.C.). Il Parco è aperto e fruibile grazie a un accordo di promozione e valorizzazione stipulato tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, il Comune di Lecce e la società Archeologia, Ricerca e Valorizzazione SRL – A.R.Va.
A Demetra. Inno omerico (Contrasto)
L’edizione curata a tradotta da Alessio Torino, nuovo titolo della collana Tracce, è arricchita da un testo introduttivo di Telmo Pievani. Nella mitologia greca, Demetra è la dea della vita che si rinnova. A lei ci si rivolgeva per la fertilità della terra, così come per la fecondità femminile. Nel mito si racconta che sua figlia Persefone, mentre coglie i fiori in un prato, viene rapita da Ade. La disperazione della madre è tale che, per vendicarsi, Demetra decide di punire la terra: da allora non avrebbe più dato frutti. Alla fine, costretto a cedere alle suppliche dei mortali e degli stessi dei, Zeus chiede a Ade di liberare Persefone e di farla andare dalla madre che, non appena rivede la figlia, fa tornare la terra fertile e il mondo riprende a godere così dei doni della natura. Da allora, ogni anno, per sei mesi, Persefone vivrà nel regno di Ade, e il mondo conoscerà la durezza dell’inverno, ma poi tornerà dalla madre e con la primavera, il mondo rifiorirà di nuovo. Mai come ora, che combattiamo con un cambiamento climatico sconcertante, l’Inno a Demetra di Omero, con lo sguardo e il commento di Alessio Torino, ci aiuta a ripensare, con occhio contemporaneo, il nostro rapporto con la natura fatto da sempre di attese, speranze e domande spesso senza risposta.
L’eccezione fa la regola. Sette storie di errori che raccontano l’italiano (Garzanti)
Dubbi e paura di sbagliare accompagnano spesso il nostro uso della lingua. Quando parliamo, quando scriviamo. Eppure, per chi studia la storia delle lingue gli errori sono una benedizione: sono la traccia che rivela una tensione latente, il fossile che permette di ricostruire un suono perduto, la linfa vitale che spinge le lingue verso il loro futuro. Dopo aver raccontato in Scritti a mano la letteratura italiana a partire da otto celebri manoscritti, in L’eccezione fa la regola Matteo Motolese guida il lettore alla scoperta dell’importanza degli errori nella storia dell’italiano. Dalle trascrizioni imperfette delle poesie della corte di Federico ii alle celebri edizioni di Aldo Manuzio, dalle sgrammaticature di Manzoni fino al correttore di Word, queste sette storie ci conducono in un viaggio lungo oltre dieci secoli alla fine del quale anche chi una volta ha scritto quore potrà sentirsi meno solo.
Il Parco Archeologico di Rudiae dista da Lecce circa 3 km in direzione sud-ovest. L’ingresso al Parco, dotato di un parcheggio interno nell’area di Fondo Acchiatura, è situato in Via A. Mazzotta (40°19’55.6″ N 18°08’46.3″ E), di fronte all’IISS Presta Columella. Per la visita (della durata di circa un’ora) si consigliano scarpe comode, copricapo/cappellino e acqua.