PUGLIA – Dopo due anni di pandemia, finalmente torniamo a portare in carcere ospiti ed esperienze di vita, in linea con i vari percorsi di crescita portati avanti nei lunghi 16 anni in carcere.
Infatti in tutti questi anni lo scopo vero dell’iniziativa è sempre stato quello di passare da un modello di economia circolare, promuovendo l’inclusione sociale e l’impatto ambientale, ad un modello di economia che Luciana Delle Donne ama definire “rigenerativa e trasformativa”. Un modello che ha svolto un ruolo di apripista nel mondo dell’innovazione sociale e diventando un “Metodo” (definito anche Montessori per adulti) che stimola il riutilizzo di materiali in eccedenza e di scarto, nonostante la loro altissima qualità, destinati allo smaltimento e lavorati e assemblati con particolare cura cromatica nelle carceri italiane da risorse in stato di detenzione regolarmente assunte con regolare contratto di lavoro.
Grazie al sostegno di Fondazione con IL SUD che ha favorito la diffusione e l’evoluzione del modello, possiamo definirlo appunto il “Metodo Made in Carcere” perchè si è potuto propagare sempre più il modello tra altre cooperative sparse in Puglia, Campania e Basilicata e anche a livello internazionale è strato trasferito grazie all’Università delle Repubblica Dominicana nelle carceri dell’isola dominicana.
Dopo aver agito come apripista in un mondo che nessuno voleva conoscere 16 anni fa, ora in carcere si costruisce consapevolezza e nuove identità, favorendo eleganza e bellezza in luoghi assolutamente non predisposti. Ecco perché finalmente dopo due anni si torna a vivere anche in questo mondo alimentando cultura e confronto.
Susi Rutigliano autrice e attrice di teatro insieme al regista Maurizio Sarubbi della compagnia teatrale Artù portano gratuitamente il monologo nelle carceri femminili di Trani, Taranto e Lecce.
Progetto BIL (Benessere Interno Lordo)
Susi Rutigliano nata a Torino il 27 giugno 1964. Scopre il Teatro casualmente tramite un corso di recitazione nel 2009 e da allora alimenta la sua passione sul palcoscenico. Dopo diversi corsi e stage teatrali, ha recitato con diverse compagnie baresi in teatri della zona (Teatro Abeliano, Piccolo Teatro E. D’Attoma, Teatro Bravó) nonché in numerosi teatri pugliesi. Attualmente fa parte della compagnia Teatrale Artù con numerosi spettacoli tra repliche e nuove produzioni. Le piace dire che:” Ho per caso aperto una finestra che neanche sapevo esistesse…il teatro ci rende liberi di essere noi stessi e nel contempo chiunque …come si può non amarlo?”
La Compagnia Teatrale Artù di Bari nasce nel dicembre del 2021 per volere del suo presidente, l’attore e regista, da 24 anni, Maurizio Sarubbi. Eredita il repertorio del suo presidente e crea nuove produzione come: “La scema” di e con Susi Rutigliano (socio fondatrice), “A mano a mano parlando di Rino” omaggio a Rino Gaetano, “Come un corvo bianco .. Chernobyl 1986” unico spettacolo teatrale in Italia che tratta la tematica dell’incidente di Chernobyl, lo spettacolo comico “La storia terciute” dove si incontrano, per la prima volta tutte insieme le protagoniste delle più importanti favole per bambini. In lavorazione “Factum est” di Giovanni Testori. La Compagnia ha avuto il riconoscimento “UBALDO LAY” dall’ Accademia “Italiani in arte nel mondo” per la grande e ottima produttività.