GALLIPOLI (Lecce) – Mercoledì 12 aprile nelle sale della Biblioteca Comunale e dell’Archivio Storico in Via Sant’Angelo a Gallipoli con “Storie dal mare: navigare tra passato e presente” prosegue la seconda edizione di Dopolavoro con l’archeologa – Birretta culturale, promosso da 34° Fuso APS con il sostegno del Consiglio regionale della Puglia attraverso l’avviso pubblico Futura. La Puglia per la parità. Visite guidate, conversazioni su archeologia e parità di genere e birre artigianali a chilometro zero: il progetto nasce con l’intento di creare occasioni informali di divulgazione del patrimonio storico e archeologico riflettendo sul tema della parità di genere e del lavoro femminile. Alle 18:30 (ingresso libero su prenotazione – 3278773894 – 34fuso@gmail.com) il secondo appuntamento si aprirà con un viaggio all’interno della Biblioteca Comunale e dell’Archivio storico, ospitati dalla Chiesa di Sant’Angelo e dall’attiguo ex Oratorio dell’Immacolata dei Nobili. La biblioteca è una delle più antiche del territorio salentino per la provenienza, la varietà e la datazione dei volumi rari e di pregio. L’archivio storico conserva i documenti prodotti e ricevuti dall’amministrazione locale gallipolina dai primi del 1800 al 1970. A seguire, degustando una “birretta”, prenderà il via la conversazione, moderata dalla giornalista e scrittrice Loredana De Vitis, tra l’archivista Giovanna Bino, ispettrice archivistica onoraria e già direttrice del Ministero della Cultura, consulente, docente e scrittrice, che, da oltre dieci anni, ha indirizzato i suoi studi sulle fonti alla valorizzazione del ruolo femminile nella storia, e la velista Federica Rima, direttrice della “Scuola di mare Gallipoli”, associazione sportiva dilettantistica affiliata alla UISP nata con l’intento di insegnare la vela organizzando corsi rivolti a ragazzi, adulti e famiglie.
Nei sette appuntamenti, a partire dai reperti più emblematici delle collezioni museali, infatti, si ragionerà sul fenomeno della disparità tra uomo e donna per orientare la comunità verso un pensiero nuovo e una nuova visione di futuro e, mettendo al centro dell’attenzione lo sguardo delle donne, per superare la cultura patriarcale ancora dominante. Il programma prevede la distribuzione di un kit che permetterà di conoscere le collezioni archeologiche in modo non convenzionale, così da rendere i contenuti più accessibili e coinvolgenti. Dopo le visite guidate, le conversazioni saranno condotte con dialoghi e confronti dai toni conviviali e leggeri come se si fosse seduti in birreria. La birra è, infatti, l’altra protagonista del progetto che accompagnerà le discussioni che, dopo “La tavola imbandita” e “Storie dal mare: navigare tra passato e presente” spazieranno tra “Giardini e piante”, “Il lavoro femminile ieri e oggi”, “Dimmi cosa mangi e ti dirò…chi eri. Disturbi dell’alimentazione”, “In cammino: il territorio tra spostamenti antichi e ritorni attuali” e “Musica come espressione di emozioni”.
Il progetto, finanziato da Consiglio regionale della Puglia, attraverso l’avviso pubblico “Futura. La Puglia per la parità per l’anno 2022”, nasce dalla collaborazione tra 34° Fuso APS e i musei coinvolti nelle attività. Dopo il Museo della Ceramica – Biblioteca Comunale di Cutrofiano (mercoledì 29 marzo) e e il Museo Civico “Emanuele Barba” di Gallipoli (mercoledì 12 aprile), infatti, gli appuntamenti del Dopolavoro con l’archeologa saranno ospitati dal Palazzo Marchesale Castriota – Scanderbeg di Melpignano (mercoledì 10 maggio), il Museo Diffuso di Cavallino (mercoledì 24 maggio) e il Museo Storico-Archeologico di Lecce (giovedì 1 giugno), due delle sette strutture del Sistema Museale d’Ateneo dell’Università del Salento, il Museo della Preistoria di Nardò (giovedì 22 giugno) e, per concludere, il Museo Archeologico Sigismondo Castromediano di Lecce, il più antico museo pubblico della Puglia che ripercorre la storia del Salento dalla preistoria fino al ‘900 (giovedì 29 giugno).
L’associazione di promozione sociale 34° Fuso riunisce professioniste della cultura, dell’economia e dell’innovazione. Questo mix di competenze trasversali ha permesso dal 2013 ad oggi di progettare e sperimentare innovative forme di valorizzazione del patrimonio culturale che cercano di rispondere alle esigenze di apprendimento e di fruizione di diversi pubblici, specialmente i più giovani. L’aps agisce affinché le strategie di valorizzazione implementate siano motore di innovazione sociale e di uno sviluppo sostenibile del territorio. In questi anni l’attività si è orientata su tre ambiti in particolare: la partecipazione culturale e lo sviluppo di pubblici; la progettazione e la gestione dei servizi museali; la formazione per gli operatori culturali.