Venerdì 16 novembre Space Jam Trio al Gos

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BARLETTA (BAT) – Dopo l’ennesimo sold-out del Contemprary Violin di Carmine Rizzi, eccoci al terzo appuntamento della Rassegna MusiAl Gos, organizzata dalla Associazione Cultura e Musica “G. Curci” , con il sostegno del  Mibac,  il Comune di Barletta nell’ambito  della Rete RESONANCE – Avviso Triennale di Spettacolo dal Vivo della Regione Puglia, presso l’Auditorium del Gos- Laboratorio Urbano – Distillerie Culturali.

A calcare le scene, venerdì 16 novembre, alle ore 20,00, sarà lo Space Jam Trio.
Cosimo Caggia al basso elettrico, Riccardo Lorusso alla chitarra elettrica e Stefano Montrone alla batteria tre giovani talenti pugliesi che dopo essersi diplomati come musicisti classici, hanno intrapreso nuovi percorsi musicali, approfondendo quelle che sono le peculiarità della musica rock, blues, jazz e contemporanea.

Il nome della formazione,  Space Jam Trio, oltre a essere una citazione della cultura pop (il film Space Jam con Michael Jordan) vuole essere in realtà il filo rosso che la band srotolerà durante tutta la serata, offrendo   una panoramica spazio/temporale della musica pop, intesa nella sua accezione più ampia, coinvolgendo in questa macro categoria non solo il pop inteso come musica prettamente commerciale e mainstream ma tutte le sue numerose sfaccettature.

Il concerto si presenta accattivante e ricco di sorprese, attraverso un percorso musicale in cui il Trio  andrà  a delineare un percorso storico e spaziale dal rock al blues, proponendo quelle che vengono definite  “musiche di confine” ma che in realtà affondano le loro radici in maniera particolare anche nella musica popolare, a volte amalgamandosi e a volte ricreandola.  La formula scelta sarà quella del classico power trio ma rivisitato, arricchito e modernizzato in chiave stilistica ed esecutiva.

L’intento del Trio, con solisti di alto livello artistico, è quello di creare una serata di “improvvisazione liberamente ispirata”, che muove i suoi passi da un repertorio attentamente selezionato ma non teme le rivisitazioni moderne. Dai clavicembalisti e il loro basso continuo a Beethoven, dal Blues di fine 800 fino al free jazz newyorkese, dal funky al rock, attraverso citazioni colte e rivisitazioni interessanti e mai scontate. Attraverso i più grandi compositori della storia della musica usando la tecnica jazz dell’improvvisazione, la band creerà un proprio e personale “discorso” partendo da una solida base: il repertorio. Appuntamento da non perdere.