TORRE LAPILLO – I fondali del mare custodiscono tesori, relitti, rarità, bellezza e purtroppo vite, ciò che resta di esseri umani disperati, pescatori sfortunati, viaggiatori imbarcati su navi che sempre più spesso somigliano a città galleggianti e che invece si rivelano una trappola mortale.
Era il 2012 quando l’Italia pianse le 32 vite perdute nel naufragio della Costa Concordia. Un errore umano nei pressi dell’Isola del Giglio che causò una ferita impossibile da rimarginare.
L’Italia era attonita e lo è tuttora, nel nostro Salento si pensò ad un modo degno di ricordare e rendere imperituro omaggio a quelle vite andate, così si decise di deporre una statua raffigurante una madonna nel tratto costiero di Torre Lapillo.
È la Madonna dei Naviganti, deposta a pochi metri di profondità con lo sguardo rivolto verso la Madonna dell’Assunta, negli anni è diventata meta costante di pellegrinaggi, protagonista di video a foto suggestive, mentre serafica accoglie chiunque voglia affidarle una preghiera, un messaggio, una speranza o semplicemente godere dell’habitat che le si è creato intorno, popolato da alghe e pesci.
La statua non è visibile solo immergendosi, ma può essere ammirata anche dalle chiglie specchiate delle barche modificata appositamente per permettere a chi non voglia o non possa immergersi di vedere nitidamente il fondale.
di Claudia Forcignanò