OTRANTO (Lecce) – La Città di Otranto anche quest’annopropone una ricca programmazione di eventi e mostre che certamente allieteranno le giornate dei tanti ospiti che hanno scelto di trascorrere qui le proprie vacanze ferragostane.
13-15/08/2023
FESTA SS. MARTIRI DI OTRANTO
Domenica 12 maggio 2013 Papa Francesco ha canonizzato i Martiri di Otranto. Giornata storica per la Comunità otrantina e per la Diocesi tutta, attesa ormai da tempo dopo un lungo e faticoso percorso.
Otranto vive in questi giorni i festeggiamenti in loro onore, patroni della Città e dell’Arcidiocesi.
La tredicina viene aperta il 31 luglio in Cattedrale con la solenne esposizione dell’urna dei Martiri. Il 13 agosto è interamente dedicato alla commemorazione civile dell’eccidio di Otranto. In prima serata, l’Arcivescovo, le autorità civili, militari e religiose, partono dal palazzo comunale e si recano presso il “Monumento”, in piazza degli Eroi. Deposta una corona di fiori, si tiene il discorso commemorativo. In tarda serata, viene organizzata una veglia diocesana per giovani sul colle del martirio, per rinnovare il perenne messaggio di speranza e di impegno civile degli Ottocento.
Il 14 agosto, alle 11, in Cattedrale si svolge il solenne pontificale presieduto dall’Arcivescovo con la presenza delle autorità, del presbiterio diocesano e di una larga partecipazione del laicato della diocesi. Nel pomeriggio, si svolge la processione con l’urna contenente le reliquie dei Ss. Martiri trasportate per le vie della città dai sacerdoti della diocesi hydruntina. Le luminarie pervadono le strade principali del paese, creando un effetto goliardico, e numerose bancarelle si preparano per accogliere locali e turisti. La banda intona i classici e allieta i visitatori con le sue dolci note. Dopo la mezzanotte, il suggestivo spettacolo pirotecnico.
Programma
Festeggiamenti religiosi
31 luglio
ore 19.30 in Cattedrale: inizio solenne tredicina presieduta da S.E. Monsignor Arcivescovo Francesco Neri e intronizzazione delle reliquie dei SS. Antonio primaldo e Compagni Martiri di Otranto. Durante la tredicina si alterneranno in pellegrinaggio i Vicariati dell’Arcidiocesi.
13 agosto
ore 21.30 sul Colle dei Martiri, Chiostro delle Monache Clarisse, veglia diocesana di preghiera presieduta da Sua Ecc. l’Arcivescovo.
14 agosto
In Cattedrale celebrazione Sante Messe: ore 7.00 – 9.00 – 11.00 – 18.30
Ore 11.00
Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da Sua Ecc. Monsignor Francesco Neri Arcivescovo di Otranto, con la partecipazione di alti Presuli, dal Capitolo Cattedrale, dai Presbiteri, Religiosi e Diaconi dell’Arcidiocesi e dei Seminaristi diocesani.
Ore 19:30
Processione cittadina presieduta da S.E. Mons. Francesco Neri Arcivescovo di Otranto, con l’Urna delle Reliquie dei SS. Martiri poratta dai Rev.mi Presbiteri giovani dell’Arcidiocesi. Vi parteciperà il Sindaco di Otranto Avv. Francesco Bruni con le Autorità civili e militari della Città.
Festeggiamenti Civili
13 agosto
Ore 20.00
Piazzale degli Eroi: Commemorazione Civile degli Eroi e Martiri Otrantini caduti nel 1480. Dopo il saluto del vice Sindaco, il prof. Fabio Pollice, Rettore Università del Salento, terrà il discorso commemorativo.
Otranto in Musica
Premiato Gran Concerto Bandistico “Città di Conversano” G. Piantoni
Maestro Direttore e Concertatore Susanna Pescetti.
Ore 10.00 Matinèe
Ore 18.30 Raduno banda Piazzale Molo Santi Martiri
Ore 19.30 Partenza dal Municipio per la Commemorazione Civile
Ore 21.30 Concerto Bandistico.
14 agosto
Otranto in Festa
Premiato Gran Concerto Bandistico “Città di Conversano” G. Piantoni
Maestro Direttore e Concertatore Susanna Pescetti.
Ore 8.30 Partenza della Banda e attraversamento delle vie della Città
Ore 10.30 Matinèe
Ore 19.00 Arrivo della banda nei pressi del Municipio e partenza per la Cattedrale – Processione dei Santi Martiri
Ore 21.30 Concerto Bandistico.
Nella mattinata, In giro per la città, musica nei quartieri e nei villaggi della città a cura del Concerto bandistico “Città di Conversano”.
Dopo la mezzanotte (ore 01.00 circa) Luci sulla Città, spettacolo pirotecnico sulla banchina del porto di Otranto a cura della Premiata Ditta L’Artificiosa dei Fratelli Di Candia da Sassano (Salerno).
15 agosto
Ore 21.30 concerto di musica popolare Enza Pagliara e Dario Muci con Giorgio Distante, Gianluca Longo, Michele Bianco e Vito De Lorenzi..
Castello Aragonese
LA MAGIA DI MARC CHAGALL TRA REALTA’ E SURREALTA’
“La magia di Marc Chagall tra realtà e surrealtà” sarà visitabile dal 30 marzo al 5 novembre 2023 nelle sale del Castello Aragonese di Otranto.
Insieme a Pablo Picasso, Salvador Dalì e Marcel Duchamp, l’artista Marc Chagall è stato uno dei grandi innovatori dell’immaginario culturale e visivo del Novecento. Chi non ha mai sognato una volta nella vita osservando i suoi cavalli volanti, le spose in cielo e i corpi antropomorfi cari alla sua cultura ebraica, osservando una delle sue opere?
La mostra, promossa dal Comune con Global Art e Studio Guastalla arte moderna e contemporanea, con la progettazione grafica e il coordinamento allestitivo di Carlo Contino Circolone e la consulenza scientifica e layout allestimento di Antonio Mangia, intende ripercorrere attraverso apparati biografici, suggestioni e narrazioni a più voci la sua lunga storia di uomo e di artista mediante una selezione ragionata di opere di varie datazioni.
Sale tematiche accompagneranno il visitatore alla scoperta del genio di Chagall, mentre contenuti testuali, redatti dai giovani critici d’arte Simone Melis, Angelica Raho e Giulia Russo, e interventi allestitivi immersivi consentiranno al pubblico di conoscere profondamente il pensiero, la vita e la bellezza nascosta nelle pieghe delle sue opere, circa ottanta tra acqueforti e litografie originali (tecniche molto amate dal maestro), firmate e numerate dall’artista, e dipinti.
La mostra sarà pertanto l’occasione per una progettualità ampia, in grado di generare dialogo, confronto, crescita.
Le sale del Castello Aragonese di Otranto diventeranno così scrigni di opere, bellezza, complessità, grazie a questa mostra in grado di generare occasioni di confronto serrato: il progetto prevede infatti un ciclo di appuntamenti collaterali fondamentali per la migliore riuscita della mostra e della sua conoscenza tra gli addetti ai lavori e il grande pubblico.
Naturalmente tutti i contenuti testuali in mostra saranno in Italiano e in Inglese.
LE ANIME DEL TESSILE
Una mostra che narra il progetto di eccellenza artigianale de Le Costantine. Riproduzioni digitali, prodotti tessili, oggetti di archeologia industriale. Per tutta la durata della mostra sarà esposto al primo piano del castello un telaio con una dimostrazione pratica della tessitura. La proiezione di Amando e Cantando di Edoardo Winspeare.
Un’esposizione che narra le vicende di un progetto di eccellenza artigianale e di felicità pubblica, tramandato per oltre un secolo, e che anticipa la mostra che si terrà il prossimo anno, sempre a Otranto, nella Torre Matta.
La mostra nasce dal lavoro di ricerca di Elena Laurenzi – studiosa dell’opera delle pensatrici del secolo XX e ricercatrice di Storia delle dottrine politiche dell’Università del Salento – in particolare dal suo splendido libro “Fili della trasmissione” dove sono racchiuse le storie de Le Costantine che intrecciano una sapienza antichissima, accuratamente custodita e coltivata, con idee, pratiche e modelli di convivenza civile di grande valore e attualità.
Al 1° piano del Castello Aragonese si potrà ammirare una tessitrice che opera su telaio; inoltre, saranno fruibili alcune riproduzioni digitali dei manufatti (che anticipano l’esposizione alla Torre Matta), teche con prodotti tessili e oggetti di archeologia industriale.
La fruizione della mostra sarà accompagnata dalla proiezione di Amando e cantando di Edoardo Winspeare (Italia, 2021) il film su “Le Costantine”, una Fondazione in cui l’utopia della felicità pubblica è stata realizzata attraverso il lavoro. Amando e cantando è un omaggio alle donne straordinarie ma anche a coloro che stanno proseguendo il loro progetto facendolo prosperare.
La Fondazione “Le Costantine” è oggi una struttura operativa che coniuga, in ottemperanza con lo statuto voluto da Giulia Starace e Lucia de Viti de Marco, la produzione artigianale, l’agricoltura biodinamica, la formazione e la promozione sociale. Nel laboratorio tessile “Cantando e amando” le maestre artigiane intrecciano fibre naturali con telai tradizionali di legno a quattro licci. La lavorazione avviene secondo i metodi antichi ma c’è sperimentazione nei disegni, nella scelta e nel trattamento dei materiali, nello studio degli artefatti.
Le protagoniste di questa mostra sono cinque donne attive socialmente e politicamente nella prima metà del Novecento. Carolina de Viti de Marco, la cognata Harriet LathropDunham (Etta), le loro figlie Lucia e Giulia Starace e Lucia de Viti de Marco sono donne anticonformiste, libere, avanguardiste anche nello stile di vita, impegnate nell’emancipazione e nella libertà femminile, nel benessere e nella cooperazione sociale, nella preservazione della cultura e nella tutela dell’ambiente.
Nel 1901 Carolina ed Etta de Viti de Marco creano la scuola di merletto di Casamassella con l’obiettivo di offrire una fonte di reddito alle donne salentine e favorirne l’emancipazione. Come nel progetto originario, l’eccellenza dell’impresa si sposa con la promozione sociale, la logica del profitto con il bene pubblico. Le loro iniziative filantropiche si intrecciano con le correnti di pensiero più vivaci della loro epoca: il femminismo motiva le loro azioni pubbliche a favore delle donne e anima i loro legami privati; la filosofia artistica dell’Arts and Craft dà sostanza e spessore al loro interesse per il merletto e per l’artigianato tessile; la pedagogia montessoriana e la terapia steineriana ispirano le loro innovazioni nel campo della cura e dell’educazione; il riformismo religioso modernista nutre i loro progetti di una profonda e luminosa vena spirituale.
La mostra “Le anime del tessile – Anteprima” è stata voluta dalla Fondazione “Le Costantine”, realizzata su design di 3seizero di Carlo Contino Circolone con la consulenza scientifica di Antonio Mangia e il coordinamento di Elena Laurenzi. Le immagini della mostra sono state gentilmente concesse da Eileen e Joe Coppola, familiari di Lucia e Giulia Starace.
Torre Matta
I BALOCCHI. MOSTRA DEL GIOCATTOLO STORICO DALLA FAMOSA COLLEZIONE MARZADORI
C’è una mostra da non perdere quest’estate a Otranto se si vuol tornare bambini, sognare cavallini a dondolo e birilli di legno.
Dal 6 aprile al 5 novembre, Torre Matta a Otranto ospiterà “I balocchi, la mostra del giocattolo storico della collezione Marzadori”, a cura di Luigi Orione Amato e Raffaela Zizzari, un omaggio ai piccoli che saranno i grandi di domani.
La mostra, promossa dal Comune di Otranto, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Regione Puglia e della Provincia di Lecce, ospiterà parte della preziosa collezione Marzadori già esposta al Moma di New York, alla Triennale di Milano e alla biblioteca Salaborsa di Bologna, un racconto di 100 anni di arredi, complementi per l’infanzia e giocattoli attraverso una collezione di pezzi unici iniziata circa 30 anni fa, con la nascita della prima figlia di Maurizio Marzadori.
“I balocchi” racconta l’evoluzione della cultura dell’infanzia, uno spaccato storico nel quale creativi, pedagogisti e architetti hanno iniziato a progettare oggetti espressamente destinati ai bambini. Mobili e “camerette”, arredi scolastici, abiti, giochi di legno e per esterno, vengono realizzati da grandi artisti e designer, ma anche da autori sconosciuti, attingendo a cultura, creatività e moda del tempo.
Siamo al cospetto di reperti preziosi di una società che, dalla metà dell’ottocento, inizia a pensare i bambini non più come adulti “imperfetti”, ma come individui, soggetti, persone complete.
Destinatari, quindi, di un’attenzione specifica che riguarda ance i loro “oggetti”, secondo la lezione montessoriana dettata dall’illuminismo pedagogico di quel periodo.
La collezione complessivamente conta oggi circa 800 mobili, prevalentemente italiani, e ogni pezzo racconta la storia del design e mostra lo sviluppo del costume, dei mutamenti sociali e
produttivi, culturali, storici e pedagogici della nostra società. La sezione dei giocattoli di legno include circa 350 pezzi della prima metà del ‘900, ispirati dalle avanguardie artistiche.
Le opere presentate a Otranto, nella suggestiva Torre Matta, saranno oltre 350, in un percorso espositivo suddiviso per aree tematiche e organizzato secondo “alti” e “bassi”. Un percorso che sottolineerà, dunque, il rapporto tra il gioco e la vita reale, ma anche il rapporto tra nonni e nipoti, tra chi evocherà lontani ricordi infantili e chi si stupirà di fronte a oggetti distanti anni luce dalla
contemporaneità.
La mostra “I balocchi” è prodotta dalla società Orione, in collaborazione con “Poli bibliomuseali di Puglia”, “Teatro Pubblico Pugliese” e i partner tecnici Provinciali e Isola di Mezzo.