CUTROFIANO (Lecce) – Fino a sabato 9 settembre a Cutrofiano prosegue Li Ucci Festival, manifestazione ideata e promossa da Sud Ethnic Aps con il sostegno del Comune di Cutrofiano, la collaborazione di Regione Puglia e di vari partner pubblici e privati e la direzione artistica e organizzativa di Antonio Melegari.
Venerdì 8 settembre dalle 21 (ingresso gratuito) in Piazza Municipio la penultima serata si aprirà con la consegna del premio “Riconoscimento Cultura d’onore” a Salvatore Matteo, storico direttore della Biblioteca Comunale e del Museo della Ceramica di Cutrofiano ed esperto di storia locale, e con il ricordo a cura del giornalista e scrittore Raffaele Gorgoni di Luigi Chiriatti, una delle figure più importanti del mondo culturale pugliese con la sua instancabile attività di ricerca e divulgazione nel campo delle tradizioni popolari del Salento, al quale è dedicata l’intera edizione del Festival. A seguire, nell’ambito della XXIII edizione del festival i Concerti del Chiostro, sarà protagonista l’Orchestra di Piazza Vittorio con “Dancefloor”, ritmo, balli e musica per raccontare vent’anni dello storico ensemble multietnico. Lo spettacolo passerà in rassegna questo entusiasmante percorso, attraverso le tappe della storia di un ensemble nel frattempo diventata una formazione stabile e ormai rodatissima che, partendo dalla musica tradizionale, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae e classica, ha portato in giro per i palchi e i teatri del mondo, generi e sonorità per lo più sconosciute al grande pubblico. Il nuovo show sarà un ritorno alle origini dell’Orchestra in cui la musica, il ritmo e il ballo saranno di nuovo gli unici protagonisti. Dai paesaggi sonori dell’album “Isola di legno”, ibrido che accosta il folk al jazz, le tablas agli archi, i tamburi ai fiati, alle composizioni originali in primissima esecuzione – che faranno parte del nuovo disco in uscita in autunno – come da tradizione dell’OPV, la scaletta della serata sarà un viaggio tra Paesi, culture e linguaggi. Ci saranno le atmosfere sensuali della cumbia boliviana, con le donne che ballano alzando e muovendo a tempo i lembi della gonna; le danze berbere con i foulard dalle frange corte e coloratissime, la sacralità e ripetitività del gesto nel canto Sufi, i passi cadenzati e ritmici della musica delle Ande. Ma si ascolteranno anche certe atmosfere caratteristiche degli anni sessanta Italiani e l’impegno politico dell’Afro Beat e la scanzonata allegria del reggae arabo, in realtà inesistente come genere a sé. E ciò perché come sempre l’OPV non riproduce stili ma li reinterpreta creando un modo di fare musica che la rende riconoscibile e unica. Sul palco Houcine Ataa (Tunisia, voce); Emanuele Bultrini (Italia, chitarre); Giuseppe D’Argenzio (Italia, sax tenore e soprano); Duilio Galioto (Italia, pianoforte e tastiere); Ernesto Lopez Maturell (Cuba, batteria); Roman Villanueva (Perù, tromba); Carlos Paz Duque (Ecuador, voce, flauti andini); Pino Pecorelli (Italia, basso elettrico); Raul Scebba (Argentina, percussioni); Ziad Trabelsi (Tunisia, voce, oud).
Sabato 9 settembre dalle 21 in Piazza Municipio si celebrerà il gran finale della tredicesima edizione de Li Ucci Festival. Il Concerto-evento alla Rimesa (antico nome della piazza centrale del comune salentino) si aprirà con “Sax in organik world”. Il nuovo progetto del sassofonista, arrangiatore e compositore Alessio Colì è ispirato alla deep e organic music miscelata con suoni provenienti dalle melodie e sonorità della musica folk africana, asiatica ed europea. Il sassofonista si esibisce dal vivo solo assieme ai suoi sax, ewi, synth con sequenze ritmiche, melodiche e voci degli antichi cantori. In chiusura l’attesa esibizione de Li Ucci Orkestra, progetto nato nel 2013 e formato da musicisti, uniti dalla voglia di costruire in note e in musica gli insegnamenti e la tradizione lasciata dai cantori salentini. Con una concezione più di band che di orchestra, senza un vero e proprio maestro, l’Orkestra propone infatti un repertorio che è caratterizzato dai brani che Gli Ucci portavano in giro nelle piazze e nelle feste in masseria. A suonare questi pezzi però non è più un gruppo di pochi elementi, ma una band di musica popolare allargata a più di venti persone tra musicisti, cantanti e danzatori. Gli strumenti della tradizione popolare (chitarre, tamburelli, fisarmonica) incontrano quelli della banda (basso tuba, tromba, trombone, flauto traverso, sax) per un sound inedito e potente. L’orchestra è formata da Ilaria Costantino, Michela Sicuro e Giovanni Palma (voce), Matteo Coppola (batteria), Marco Verardo (basso), Sergio Pizza e Andrea Stefanizzi (tamburi a cornice), Marco Garrapa (tamburello), Alessio Giannotta (tamburello e ukelele), Francesca Falcone e Marco Giaffreda (chitarra), Giacomo Filippo Casciaro (mandola), Ylenia Giaffreda e Luigi Marra (violino), Vittorio Chittano (fisarmonica), Gianmichele De Filippo e Andrea Doremi (basso tuba e trombone), Simone Scarpina (tromba), Gianluca Milanese (flauto traverso), Gigi Russo (piano e sequenze). Insieme a Li Ucci Orkestra le voci ospiti di Alessia Tondo, Carla Petrachi, Ilaria Costantino, Ylenia Giaffreda, Lina Bandello, Marina Leuzzi, Alessandra Caiulo, Dalila Spagnolo, Michela Sicuro, Giorgio D’aria, Antonio Melegari, Rocco Borlizzi, Giacomo Filippo Casciaro, Luigi Nuzzo, Giovanni Palma, Edoardo Zimba, Davide Donno, Tony Taranta, Matteo Gaballo, Antonio Polimento, Luigi Mengoli, Luigi Marra, Vincenzo Mancini, Mino Cavallino, Gioacchino De Filippo e la danza di Cristina Frassanito, Sara Albano, Laura Boccadamo, Veronica Calati, Claudio Longo, Andrea Caracuta, Davide Monaco e la Compagnia di Scherma Salentina.
Durante il festival, nel centro storico, in collaborazione con il comitato Festa di San Rocco di Torrepaduli, sono stati allestiti i Rosoni all’uncinetto che formeranno un vero e proprio cielo appeso. L’immagine del festival che rappresenta “il colore della vita” con un mix tra texture e forme che si sposano con la danza, è a cura del graphic designer Totò De Lorenzis. Nato nel 2011, a un anno dalla scomparsa di Uccio Aloisi, con l’intento di ricordare lo storico gruppo “Gli Ucci” di Cutrofiano e tutti i grandi cantori del Salento che hanno saputo tramandare grazie alla loro cultura orale i canti e le tradizioni del territorio, il festival è cresciuto, ampliando la sua visione e arricchendo il suo programma, coinvolgendo nuove generazioni di musicisti, cantori e artisti capaci di tramandare il patrimonio popolare salentino e trasformandosi in un contenitore di arte, cultura, musica, enogastronomia e turismo. Li Ucci Festival è realizzato in sinergia con il Comune di Cutrofiano e in collaborazione con Regione Puglia, Provincia di Lecce, Camera di Commercio di Lecce, Istituto Diego Carpitella, Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, Puglia Promozione e altri partner pubblici e privati. Ingresso libero.