Venerdì 22 dicembre vari appuntamenti in provincia di Lecce

88

LECCE – Venerdì 22 dicembre alle 20 (ingresso libero) il Palazzo Marchesale di Arnesano ospita la presentazione ufficiale di “Melodico” di Andrea Sabatino. Nel nuovo progetto discografico, prodotto da Maria Agostinacchio per l’associazione Festinamente e da Maurizio Bizzochetti per l’etichetta Dodicilune, distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei principali store online da Believe. il jazz creativo e moderno del trombettista salentino si fonde con l’eleganza classica e raffinata del fisarmonicista Vince Abbracciante. Prossimi appuntamenti sabato 23 dicembre alle 22 al Club 1799 di Acquaviva delle Fonti, mercoledì 27 dicembre alle 21 all’Enoteca Fedele di Brindisi, sabato 13 gennaio alle 21 al Duke JazzClub di Bari e sabato 17 febbraio alle 20:45 al Teatro Koreja di Lecce. Nel disco il duo propone la rivisitazione di otto brani che hanno fatto la storia della musica italiana: Cos’hai trovato in lui di Bruno Martino, due grandi successi cantati da Mina come Noi due, firmata da Alberto Testa e Augusto Martelli, e Brava del direttore d’orchestra, compositore, arrangiatore e paroliere Bruno Canfora, La strada di Nino Rota, dalla colonna sonora dell’omonimo film di Federico Fellini, Ho capito che ti amo e Angela di Luigi Tenco, L’ultima occasione di Jimmy Fontana e Un giorno ti dirò di Gorni Kramer, brano portato al successo, tra gli altri, dal crooner Nicola Arigliano. «La musica di questo disco è un fiore raro, nato dalla passione, dalla creatività e dalla cura di Andrea Sabatino e Vince Abbracciante. La scelta dei brani, oculata e molto originale, serve da ponte di lancio per una serie di improvvisazioni di altissimo livello», sottolinea Enrico Rava nelle note di copertina. «È un grandissimo piacere constatare il percorso di Andrea che, da quando l’ho conosciuto 10 anni fa, si è trasformato da trombettista emergente molto dotato in un musicista  maturo e molto interessante, con un controllo invidiabile sullo strumento e un senso per la melodia fuori dal comune. Questa è anche l’occasione per me di conoscere un musicista unico e straordinario come Vince Abbracciante. È un viaggio nella grande musica italiana di cui si sentiva il bisogno».

Oggi Sposi di Ippolito Chiarello a Nasca di Lecce
Prosegue Unica – Fuoribordo, seconda stagione per il pubblico di tutte le età di teatro, musica, danza, mostre, laboratori, incontri di Nasca – Il teatro a Lecce, realizzata con la direzione artistica di Ippolito Chiarello e Barbara Toma, con il sostegno dell’amministrazione comunale e della Fondazione AMI – Alta Mane Italia e in collaborazione con numerose realtà del territorio. Venerdì 22 dicembre (ore 20:30 – ingresso con contributo associativo) torna Oggi Sposi di Ippolito Chiarello, affiancato sul palco dal pianoforte di Luigi Bubbico, per la regia di Maria Cassi, l’allestimento drammaturgico di Silvia Ricciardelli con luci e suoni di Marco Oliani. Andato in scena per la prima volta il 15 dicembre 2002, ancora oggi lo spettacolo continua a mietere successi e consensi tra pubblico e critica. Centinaia di repliche e migliaia di persone che lo hanno visto e continuano a ritornare e a rivederlo. Uno spettacolo “leggero”, come si dice nel gergo, un lavoro che scava nell’ambito del comico e del grottesco con i modi dell’avanspettacolo e del varietà, contaminati dai sistemi dettati dall’esperienza teatrale nell’ambito della ricerca. Attraverso la musica, la letteratura, l’improvvisazione e le massime della saggezza popolare l’attore racconta il matrimonio e l’amore in una sorta di cerimonia collettiva. Il giorno più bello della vita di una coppia viene narrato con le canzoni di Daniele Silvestri, Fred Buscaglione, Totò, Mina e con l’espiazione canora a base di Eros Ramazzotti e Umberto Tozzi (per citare i più famosi). Da Ti Amo al Dante di Paolo e Francesca il passo è breve. Il tremendo peccato del bacio più famoso della letteratura italiana è recitato tra una risata e l’altra. Fanno compagnia al sommo i testi di Alessandro Manzoni e Giovanni Verga, Francesco D’Assisi e Gabriele D’Annunzio, Dino Campana e Fernando Pessoa. E ancora le deliranti posizioni dell’Amore dura tre anni del francese Frédéric Beigbeder. Chiarello ci mette del suo con racconti della sua stessa vita, con gli amori finiti e quelli mai iniziati. L’eterno dilemma: matrimonio si, matrimonio no, e l’amore in tutto questo cosa c’entra? Un po’ rito, un po’ sfogo. Lo sfogo di un uomo che “memore”… disserta a voce alta sul matrimonio e l’amore. Pescando a piene mani nel repertorio letterario e musicale antico e contemporaneo, l’attore, tra il serio e il comico, attraversa “pericolosamente” i meandri del “rapporto di coppia”. Del matrimonio vengono riproposti anche i preparativi, con la lista delle cose da fare, e i regali, con una esilarante lista nozze dove vasi kitsch trovano spazio tra televisioni ingombranti e il cd delle Vibrazioni. Lo spettacolo gioca su due registri: la comicità spinta in forma di raffinato varietà dettata da un pianista distratto e poesia alta.

666 nell’anima con 7 Days Walk, MnemoS e Mutazione alle Officine Cantelmo di Lecce
Venerdì 22 dicembre (ore 21 – ingresso 5 euro) le Officine Cantelmo di Lecce ospitano il quinto appuntamento di “666 nell’anima”. La rassegna, organizzata da Radio Aracne, in collaborazione con CoolClub e Sum – Km97, è interamente dedicata alla scena alternativa pugliese underground rock e metal. Sul palco si alterneranno 7 Days Walk, MnemoS e Mutazione. Durante la serata in esposizione vinili, magliette e molti altri gadget grazie al Detroit Rock City Music Store, storico negozio gallipolino di Tony Urso, fondatore dell’etichetta metal salentina “Blasphemous Art Productions”. La band 7 Days Walk – formata da Giacomo Pizzi (voce), Giuseppe Liaci (chitarra), Leandro Longo (batteria), Checco Quarta (basso) – propone un alternative metal che richiama le sonorità di esperienze anni ’90 dal sound moderno come Deftones, RATM, Seether, Queens of the Stone Age. Cristina Eremita (voce), Francesco Probo (chitarra), Michele Dell’Abate (basso) e Antonio Probo (batteria) sono invece i componenti dei MnemoS. Il gruppo alternative rock/metal proporrà, tra gli altri, i brani dell’Ep “Eucrasìa”. Il polistrumentista Domenico Ragone e il cantante Salvatore Caracuta, affiancati dal chitarrista Salvatore Caputo e dal batterista Ivan Giannaccari, sono invece l’anima della band alternative metal Mutazione. A settembre è uscito il loro omonimo album d’esordio: dodici brani (11 composizioni originali e una cover) caratterizzati da chitarre distorte, groove orecchiabili e cangianti, testi contenenti un “pathos” nascosto tra metafore e similitudini in cui l’ascoltatore può identificarsi.

Una mostra fotografica di Giacomo Rosato alle Officine Culturali Ergot di Lecce
Un viaggio distopico e post apocalittico di uno strambo personaggio nel mondo contemporaneo: da venerdì 22 dicembre (vernissage ore 20:30 – ingresso libero) a mercoledì 31 gennaio (dal lunedì al sabato dalle 16:30 alle 21) le Officine Culturali Ergot di Lecce ospitano la mostra “71% Annegare sulla terra, nell’attesa di essere sommersi” di Giacomo Rosato. Gli scatti del fotografo, appassionato d’arte e di musica, tra i fondatori del collettivo ShotALive, sono arricchiti dalle liriche del poeta e scrittore Dario Goffredo. Il protagonista assoluto della mostra è un palombaro giallo che si muove sulla terraferma con la stessa scioltezza con cui si muoverebbe in acqua. Estraneo al suo ambiente naturale, eppure perfettamente inserito nel contesto. Punto fondamentale dell’esposizione è la doppia chiave di lettura che l’autore vuole fornire con i suoi scatti. Da un lato c’è un’intenzione ecologica, onirica denuncia al mondo moderno e alla sua pressoché nulla attenzione per l’ambiente circostante. Dall’altro lato c’è poi una chiave di lettura più intima, legata all’inadeguatezza dell’essere umano, alla solitudine del diverso, all’incapacità di adattarsi ed essere accettati se non ci si conforma, se non si sposa completamente una filosofia, una religione, uno schieramento politico, un branco. Il palombaro è letteralmente un pesce fuor d’acqua, se stesso in un altro ambiente, in un circuito che parte dall’acqua, dove è nata la vita, transita dalla terraferma, dove si è sviluppata, per poi ritornare nuovamente negli abissi: un sommozzatore che attraversa le epoche. Solo alla fine del percorso il palombaro si leverà il casco, mostrando a tutto il mondo, e anche a se stesso, chi è. O chi non è.