TUGLIE (Lecce) – Sabato 6 gennaio si terrà l’ultima rappresentazione vivente della Natività a Tuglie, organizzata dall’Amministrazione Comunale – Assessorato alla Cultura e Turismo, curato da Silvia Romano – grazie soprattutto all’Associazione Tuglie Cultura che ha curato integralmente l’allestimento del Presepe e delle luminarie, al Comitato Cittadino e alla collaborazione dei tanti cittadini volontari.
Dalle 17 alle 20 la rappresentazione della Natività in quel di Tuglie si svilupperà attraverso un suggestivo percorso di un chilometro, sviluppato su quattordici ambientazioni diverse e più di cento figuranti, durante il quale si potranno incontrare musicanti, pastori e soldati, ma anche osservare il certosino lavoro del fabbro, del falegname e dei tessitori, fare capolino durante una lezione della scuola ebraica o curiosare nella casa di Erode e tra gli scribi.
Per l’ultimo appuntamento con il Presepe Vivente, il Concerto Musicale “Città di Taviano” proporrà musiche natalizie per tutto il percorso. Delizieranno il palato e la vista degli avventori le rinomate leccornie natalizie tugliesi, degustazioni tipiche e meravigliose istallazioni.
A Tuglie anche quest’anno la rappresentazione del presepe si ispira al presepe vivente di San Francesco, che nel 1223 a Greccio diede inizio a tale tradizione. Il viaggio di Francesco in Palestina nel 1209 fece scaturire nell’umile frate la predilezione per la natività di Gesù. Greccio divenne così la nuova Betlemme.
La location è il suggestivo parco nei pressi dello stadio comunale, caratterizzata dalla bellezza antica dei furneddhri. Gli scenari sono curati nei minimi particolari per dare risalto all’importanza della Natività.
La grotta della natività e la riproduzione della Porziuncola offrono l’occasione di rivivere il passato nella magia del Natale in un connubio di fede e devozione, cultura e tradizione. Il presepe è dedicato a San Francesco per dare un messaggio di umiltà e di fede, ma soprattutto di pace in un momento in cui il mondo è minacciato da continui conflitti. Sono presenti alcuni personaggi tipici del presepe: Artaban, dalla leggenda proposta dallo scrittore Elio Ria il quarto magio che non riuscì a congiungersi con gli altri tre; Ppinu e la Nziata in costumi tipici del Settecento, da un’idea di Enzo Pagliara che li collocò per la prima volta in un presepe presso la Chiesa della Madonna del Grappa, e lu macu de le steddrhe, ovvero il pastore meravigliato dalla magnificenza della luce della stella cometa.
“Un progetto ambizioso che punta alla conservazione delle nostre tradizioni, a destagionalizzare il Turismo Tugliese, e soprattutto a creare legami di solidarietà e di condivisione tra tutti i cittadini che vi stanno partecipando.” dichiara l’assessore alla Cultura e Turismo di Tuglie Silvia Romano dopo il grande afflusso di pubblico delle prime due date, che aggiunge: “Vi aspettiamo per l’ultimo appuntamento della quinta edizione del Presepe Vivente di Tuglie, ringraziandovi per aver fatto diventare questo progetto una meravigliosa realtà!“