Cutrofiano accoglie le reliquie di Sant’Antonio da Padova e si accende con le focare: il 17 febbraio il culmine della festa con l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta

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CUTROFIANO (Lecce) – La luce dei piccoli falò disseminati fra i crocicchi delle vie , mentre si diffondono i suoni e le voci dell’Orchestra Popolare La Notte della Taranta. Il 17 febbraio prossimo, Cutrofiano è pronto a rivivere la festa di “Sant’Antoni te le focare”, atteso appuntamento tra folclore, tradizione e devozione, che si inserisce nell’ampio panorama dei riti del fuoco.

 

Promosso dal Comune di Cutrofiano, con il patrocinio, tra gli altri, della Provincia di Lecce, il programma di celebrazioni religiose e civili dedicato a Sant’Antonio da Padova è stato presentato oggi, a Palazzo Adorno, a Lecce.

 

Sono intervenuti ad illustrare i dettagli della festa il presidente della Provincia Stefano Minerva, il sindaco del Comune di Cutrofiano Luigi Melissano, l’assessore alla Cultura Maria Lucia Colì e il presidente della Pro Loco Marco Forte.

 

“Abbiamo voluto organizzare la presentazione in Provincia perché questa manifestazione è divenuta un appuntamento che va al di là dei confini comunali. E’ una bellissima esperienza di valorizzazione di una tradizione popolare, che è diventata un evento di riferimento nell’inverno salentino, perché racconta il legame religioso con il Santo unito al rito del fuoco, con la capacità di mettere insieme attori territoriali che raccontano il meglio delle nostre tradizioni”, ha dichiarato in apertura il presidente Stefano Minerva.

 

“La festa a 360 gradi, la festa diffusa che coinvolge tutto l’abitato”, come l’ha definita il sindaco Luigi Melissano, “unisce religiosità popolare e affezione al Santo con un momento di festa comune, che è più di un’attrattiva turistica, è una rinascita annuale”.

 

Quest’anno la festa ha un maggiore “impatto” perché la comunità di Cutrofiano accoglierà le reliquie di Sant’Antonio da Padova, festeggiato sia nella data canonica del 13 giugno, sia il 17 febbraio, giorno che ricorda la grazia dello scampato pericolo dal terremoto . Si racconta, infatti, che il 17 febbraio 1810, il paese fu scosso da un terremoto che non provocò danni. Impauriti, i cutrofianesi si riversarono nelle strade e nelle campagne vicine e, per scaldarsi nella fredda notte d’inverno, accesero alcuni falò.

 

Da allora, ogni 17 febbraio, gli abitanti di Cutrofiano rinnovano la loro devozione e il loro legame con Sant’Antonio da Padova, accendendo piccoli falò, dopo il passaggio della processione, dando vita ad uno spettacolo molto suggestivo e particolare, con tanti fuochi ai crocicchi delle vie. Quest’anno al passaggio del Santo i falò saranno circa 40.

 

Il programma religioso della Festa 2024 prenderà il via domani, giovedì 15 febbraio, alle 17.30, con l’arrivo delle due reliquie di Sant’Antonio da Padova (estratte dalla tomba nella ricognizione del 1981), accompagnate dai frati della Basilica del Santo, presso il Centro pastorale “Opere Antoniane” e il trasferimento in corteo presso la Chiesa parrocchiale , dove sarà celebrata la messa (in caso di pioggia l’accoglienza sarà fatta direttamente in chiesa). Alle 21 veglia di preghiera. Seguiranno nei giorni successivi, fino a domenica 18 febbraio, altre celebrazioni eucaristiche e momenti di preghiera.

 

La festa avrà il suo culmine sabato 17 febbraio. Alle ore 19, infatti, dopo la messa, si svolgerà la processione in onore di Sant’Antonio tra le vie cittadine e la benedizione delle “focare”. Al termine sarà acceso il falò più grande, allestito in piazza Municipio. La focara centrale e di comunità quest’anno festeggia i 30 anni dalla prima accensione. Alle 21 lo spettacolo di fuochi pirotecnici e alle 21.30, gran finale con l’esibizione dell’Orchestra Popolare La Notte della Taranta.