In Puglia la Costituzione si porta in classe e nelle piazze: nasce il Festival di letteratura civile “Parole per la libertà – un segno indelebile” con Erf edizioni

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BARI – In Puglia i temi della Costituzione tornano in primo piano nell’ambito di un Festival dedicato alla letteratura civile nato da un’idea di ERF Edizioni, il primo del genere al Sud.

Il Festival è stato presentato questa mattina a Palazzo di Città dall’assessora alle Culture Ines Pierucci, da Francesca Pietroforte, delegata ai beni culturali della Città metropolitana di Bari, Ludovico Abbaticchio, Garante regionale pugliese dei diritti del minore, Vito Antonio Loprieno, presidente di ERF, Antonio Giampietro, garante regionale pugliese dei diritti delle persone con disabilità e Carmelo Lollo, presidente di Legacoop Puglia.

“Parole per la libertà – Un segno indelebile” approfondirà temi come l’uguaglianza, il diritto al lavoro e i diritti civili, la parità, le politiche contro la violenza, l’immigrazione e l’integrazione, la libertà politica e religiosa, la difesa dell’ambiente, le nuove tecnologie e lo sviluppo sostenibile.

Dall’8 marzo a fine novembre un continuo work in progress che si svolgerà nelle scuole e nei luoghi in cui si creerà l’occasione per parlare della legge costituente e dei temi sensibili che contraddistinguono i nostri tempi.

Un Festival itinerante, fra i Comuni di Puglia e Basilicata, che mira a creare una rete, riportando in primo piano i temi fondanti della Costituzione italiana. Tanti gli autori e le autrici che nel corso dei mesi incontreranno il pubblico di ogni generazione perché l’obiettivo è la promozione della lettura in eventi rivolti a tutte le generazioni, tanto agli adulti attraverso le amministrazioni locali quanto agli studenti attraverso le scuole, di ogni ordine e grado, e il supporto alle ore di educazione civica. E poi

“La letteratura (civile) è missione, finestra aperta sulla realtà, specchio e coscienza, quasi decodificatore del mondo” scriveva Leonardo Sciascia e questo è il senso del Festival di letteratura civile che ha già creato una rete composta di oltre 24 Comuni, tra questi anche Goia del Colle e Corato. Il primo appuntamento domani 8 marzo nell’Istituto Comprensivo “Grimaldi-Lombardi” del quartiere San Paolo di Bari.

Il Festival ha già raccolto apprezzamenti e ha visto l’adesione di: Città di Bari, Città metropolitana di Bari, Provincia di Matera, dei Garanti dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Puglia e Basilicata, del Garante dei diritti delle persone con disabilità della Puglia, dell’Università per la Pace ONU, della “Fondazione Giuseppe Di Vittorio” di Roma, della “Fondazione Rita Maierotti” di Bari, del Teatro Pubblico Pugliese, di Legacoop Puglia, dell’associazione Avviso Pubblico, l’associazione Connect di Roma, la CGIL Puglia, della ETP S.r.l. (engineering tecno project) di Mola di Bari.

“La Costituzione – ha dichiarato Ines Pierucci – è il paracadute di tutte le comunità. Permette di “planare dall’alto” e in sicurezza dalle cadute violente e dalle derive culturali che mettono in pericolo la nostra storia e la nostra libertà che consideriamo quotidianamente scontata ma che, invece, rappresenta il risultato di faticoso e sofferto percorso politico, dal quale non dovremmo mai distrarci. Come tutte le forme espressive, la letteratura è un atto politico e di militanza intellettuale che restituisce consapevolezza nel tempo. La letteratura è come un farmaco a rilascio prolungato che libera nel tempo l’effetto dello sviluppo della coscienza critica per le scelte future. Lo specchio di cui parla Sciascia è quello nel quale riflettersi provando a guardare oltre il proprio volto, ovvero quello degli altri e delle altre culture, riconoscendole come libere, uguali e imprescindibili, esattamente come in una foresta le cui specie sono tutte essenziali per l’equilibrio vitale di in un ecosistema qual è la società. Ringrazio ERF Edizioni per questa occasione così importante di crescita culturale e di confronto consapevole, nell’ambito della responsabilità di una casa editrice che seleziona con coscienza determinati contenuti culturali”.

“Secondo l’Istat – ha detto invece Francesca Pietroforte – il 39,3% della popolazione di 6 anni e più ha letto almeno un libro nell’ultimo anno per motivi non strettamente scolastici o professionali (dati 2022, contro il 40,8% del 2021). Siamo al punto più basso degli ultimi 25 anni. Per questo iniziative come quella promossa da ERF Edizioni merita molta attenzione: da un lato è necessario leggere di più, dall’altro sarebbe auspicabile leggere meglio. Quando si parla di lettura è anche necessario fare riferimento ai temi e la letteratura civile ha il merito di far riflettere su argomenti talvolta esclusi dal dibattito pubblico. Ecco il valore del festival “Parole in libertà – Un segno indelebile”, che sosteniamo convintamente: offrire a un ampio spettro di lettori punti di vista su temi come immigrazione, sviluppo sostenibile, ambiente, parità di genere, libertà, lavoro e integrazione. Basta leggere le classifiche dei libri più venduti per incontrare best seller che pretendono di spiegare cosa sia “normale”, più appuntamenti di questo tipo ci aiuterebbero a formare quella coscienza critica capace di fornirci gli anticorpi contro le derive sociali e culturali a cui talvolta assistiamo”.

“L’importanza dell’educazione civica sta per fortuna tornando all’attenzione del mondo scuola in tutto il Paese – ha affermato Ludovico Abbaticchio – Coinvolgere adulti, famiglia e ambiti territoriali su questi temi, riporta nei giovani la cultura del valore della libertà di parola e di espressione riconosciuta all’interno della nostra Costituzione. Come Garante dei Minori in Puglia da tempo sostengo la necessità di riportare negli istituti scolastici l’insegnamento costante dell’educazione civica come quella dell’educazione alla salute e alla sessualità. Chiedo da tempo, anche con gli altri Garanti regionali italiani, che diventino materie fondamentali come la letteratura, la matematica, la storia e tutte quelle materie ancora presenti nel mondo scuola”.

“Sono contento di sostenere questo festival perchè la letteratura costruisce le coscienze – ha detto Antonio Giampietro – La letteratura civile è fatta di libri che ci aiutano a crescere con sguardo e mente aperta, ci permette di abbattere le barriere culturali che rappresentano gli ostacoli più grandi in una società che deve essere di tutti”.

“La risposta che abbiamo avuto alla nostra idea di Festival dai tanti partner che oggi ci accompagnano in questo inizio – ha sostenuto Vito Antonio Loprieno – ci conforta e ci sprona a fare di più e meglio. Con il solo obiettivo di promuovere attraverso la lettura due concetti fondamentali del vivere civile, due parole emblematiche unite da un verbo: “conoscenza è consapevolezza”. Il Festival sarà coniugato in diversi modi: un supporto per gli istituti scolastici per le ore di educazione civica; tavole rotonde nelle scuole e nei Comuni sui riflessi dell’Intelligenza Artificiale sul mondo del lavoro; due grandi eventi in costruzione per l’autunno con il mondo universitario pugliese sulla nostra Costituzione e sul tema della pacificazione tra i popoli con l’Università per la Pace ONU”.

Quello del Festival di letteratura civile non sarà un cammino solitario così come dimostrato dall’ampia rete che ha aderito alla manifestazione. Con Legacoop, ad esempio, si è pensato ad un contest di scrittura creativa, nelle scuole, tenuto dai docenti della Scuola Holden di Torino. Sarà come chiudere un cerchio: dalla lettura alla scrittura.

“Noi del movimento cooperativo – ha dichiarato Carmelo Rollo presidente di Legacoop Puglia – siamo interessati a sostenere tutte le iniziative che come il Festival della letteratura civile, ci consentono di immaginare ma anche di costruire un mondo differente. Soffermarsi su parole che rafforzino principi e valori spesso dimenticati, fa bene a tutti e soprattutto alle giovanissime generazioni, come quelle della scuola media inferiore dove riteniamo debba partire il percorso di condivisione di un paradigma sociale diverso da quello che viviamo”.