BRINDISI – L’attesa sta finalmente per finire: si avvicina la sera del 4 maggio (ore 21), giorno di uno degli spettacoli musicali che sta registrando sold-out nei teatri italiani: “Magical Mystery Story. Now and Then“, un concerto-tributo ai Beatles che vede sul palco The Beatbox, tra le più accreditate tribute band dei Fab Four, e Carlo Massarini, giornalista musicale e volto noto della televisione. Un grande evento organizzato da “ViaVai Eventi“. Ticket disponibili al botteghino del Verdi, dal lunedì al venerdì, ore 11-13 e 16.30-18.30, e online al link rebrand.ly/MagicalMysteryStory.
Abbiamo chiesto a Massarini di descriverci l’evento che si terrà al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, e le sue unicità: Raccontiamo i Beatles attraverso una narrazione mia e attraverso la musica dei Beatbox, che sono una tribute band, quindi esattamente uguale all’originale: costumi, strumenti, suoni, voci, armonie e arrangiamenti esattamente come l’originale. Solo che loro dal 1966 in poi non hanno più potuto esibirsi proprio per le difficoltà tecnologiche di riprodurre quei suoni dal vivo, mentre oggi si possono eseguire e risuonare tutti quei suoni, quindi è uno spettacolo completo. È davvero il concerto impossibile che i Beatles non hanno mai potuto realizzare. La “Magical Mystery Story” è la storia dei Beatles che si sviluppa lungo l’arco temporale del loro percorso, che in quegli anni ’60 è stato brevissimo: sette anni e mezzo. Però, come sappiamo, sono ritornati in classifica al numero uno a distanza di sessant’anni l’anno scorso con “Now and Then”, che è il sottotitolo del concerto. Qualcosa, ancora una volta, di assolutamente unico. Davvero una storia magica.
I Beatbox, da musicisti di particolare valore, vantano un curriculum di tutto rispetto, ma soprattutto si contraddistinguono per l’eccezionale somiglianza con i “Baronetti” di Liverpool, nonché per la fedeltà assoluta nell’esecuzione delle loro iconiche canzoni. La formazione è ovviamente la stessa: nei panni di Paul McCartney, al basso, Marco Breglia (mancino anche lui), Stefano Piancastelli interpreta John Lennon, Michele Caputo “è” George Harrison, alla batteria nei panni di Ringo Starr completa il quartetto Federico Franchi. Anche gli strumenti sono identici e gli abiti provengono dalla sartoria dei Beatles.
Le mie narrazioni – prosegue Carlo Massarini – non sono biografiche, sono soprattutto fatte di episodi, di considerazioni mie sull’importanza che i Beatles hanno avuto nello sviluppo della musica in quegli anni: hanno letteralmente aperto tutte le porte ai musicisti che sarebbero arrivati dopo, ma anche da un punto di vista culturale hanno avuto un’importanza fondamentale perché dai Beatles nasce quella eccitazione, quello spirito, quella energia che ha letteralmente trasformato gli anni ’60 e che li ha resi il decennio delle nuove generazioni – e in un secondo momento anche della controcultura. Al di là della bravura e fedeltà maniacale dei Beatbox all’originale, è proprio la mia narrazione che rende diverso lo spettacolo, un format teatrale unico nel panorama internazionale. Il pubblico è transgenerazionale: ovviamente composto di persone di quell’epoca, ma poi anche delle generazioni successive che li hanno conosciuti dai dischi, ma ci sono spesso anche tanti ragazzi e bambini e io sottolineo sempre questa cosa: portateli a sentire una musica che in qualche maniera è un antidoto a quella più banale che gira in questi anni. Con un doppio livello: musicalmente godibile – sia l’orecchiabile beat degli inizi sia quella più sofisticata del periodo di “Sgt. Pepper’s” – storicamente e culturalmente fondamentale. È da lì, da quel big bang di sessant’anni fa, che nasce tutto quello che è venuto dopo.
Per il pubblico brindisino che riempirà il Verdi saranno due coinvolgenti ore per uno straordinario viaggio attraverso la storia e la musica dei Fab Four che si sviluppa unendo la performance impeccabile dei The Beatbox al fascino narrativo di Carlo Massarini, dando vita a uno show che mescola magistralmente musica e racconti avvincenti di coloro che hanno rivoluzionato la storia della musica e non solo. Durante i cinque atti che caratterizzano lo spettacolo, Carlo Massarini svela gli aneddoti e le curiosità più affascinanti della straordinaria avventura dei Beatles.
Lo spettacolo, che attraversa i ricordi e le scoperte di diverse generazioni, mira a riportare l’entusiasmo e la positività dei mitici Sixties. La scaletta abbraccia i successi leggendari dal Cavern Club di Liverpool, passando dal periodo Rubber Soul e Revolver, fino a giungere ai capolavori che hanno preceduto lo scioglimento della band nel 1970. Si potranno rivivere brani iconici come “A Hard Day’s Night“, “Come Together“, “She Loves You“, “Twist and Shout“, capolavori come “Yesterday“, “Hey Jude“, “Let It Be” e tante altre pietre miliari del repertorio beatlesiano. Il grande successo cha sta riscuotendo in tutta Italia e le sue singolari qualità fanno dunque pensare a “Magical Mystery Story” come uno spettacolo assolutamente da non perdere.