Alla scoperta del Salento: Un’altra estate tra le meraviglie del Salento

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SALENTO – Il Salento è il luogo della nostalgia, dell’abbandono, della rabbia e della passione, dell’allegria e del rimorso, è una terra di contraddizioni in cui il barocco dei palazzi e delle chiese si sposa con la rudezza delle pagghiare e si lascia graffiare dalle fronde degli ulivi, mentre il mare veglia come padre e madre, attento e severo, giusto mezzo di misura di tutte le cose.

Il Salento è una terra che si nutre di storia e bellezza, vive aggrappata alle sue pietre, trae forza delle onde del mare che la bagna, respira dai pori della sua arte, cade, si rialza in un ciclo infinito, incomprensibile a chi non conosce i segreti più intimi della sua essenza.

Accogliamo questa nuova estate di speranza, con un viaggio tra le più belle località balneari del Salento.

Il nostro viaggio inizia da San Cataldo, dove il faro protegge ciò che resta di Porto Adriano, qui sarà facile toccare con mano le due facce del Salento, perché la marina più vicina a Lecce, è anche quella che negli anni ha sofferto maggiormente l’abbandono, eppure è sopravvissuta e lotta per tornare agli antichi fasti.

Da San Cataldo si può procedere verso le Cesine, Riserva Naturale dello Stato riqualificata a partire dal 1975 grazie al WWF e che oggi ospita flora e fauna protetti e reperti archeologici di spicco.

San Foca è la marina ideale per trascorrere giorni di assoluto relax tra mare e locali tipici, godendo della vista del rinomato porto turistico.

Roca Vecchia è uno scrigno di bellezza, leggende e storia che dall’Età del Bronzo è arrivato fino ai giorni nostri portandosi dietro affascinanti misteri.

La Poesia è invece una piscina naturale dal colore verde smeraldo.

La baia di Torre dell’Orso è un’oasi di divertimento e musica, con acque calme e cristalline da cui si raggiunge facilmente la Grotta di San Cristoforo, preziosa testimonianza di un tempo lontano.

A Sant’Andrea sarà facile innamorarsi della “sfinge”, uno scoglio che sorge nel mezzo della baia e che, levigato dei venti e dall’acqua, ha assunto la caratteristica forma.

Ancora un tuffo nella natura, sarà possibile farlo nei Laghi Alimini, dalla parte opposta della strada invece, troverete una lunga distesa di sabbia e lidi per tutti i gusti, intervallati da zone libere e una pineta pronta ad accogliere e riparare dalla calura estiva.

A Otranto, tra viuzze in salita, negozietti che vendono artigianato locale e prodotti enogastronomici, sarà possibile raggiungere il punto più alto della città e godere della vista del mare e del porto.

Porto Badisco è una perla tra le perle raggiungibile percorrendo un ponte da cui si scorge una caletta naturale che può ospitare pochi ombrelloni e per chi è in cerca di un angolo di pace tutto per sé, basta avventurarsi lungo la scogliera per trovare un anfratto libero da cui si può fare un tuffo nell’azzurro dell’acqua.

Punta Palascia col suo faro racconta storie e poesie dalla sua posizione privilegiata: il punto più a est d’Italia, il primo a veder sorgere il sole di ogni nuovo anno.

Santa Cesarea Terme un tempo era meta turistica ambita, oggi risente di uno stato di incuria e abbandono, ma nulla può offuscare lo stile delle ville moresche e il fascino delle acque termali che sgorgano dalle quattro le grotte, la Gattulla, la Solfatara, la Solfurea e la Fetida.

Castro è un’esplosione di bellezza, famose sono le sue acque così cristalline da essere trasparenti e dare l’illusione ottica che le barche ormeggiate nel porticciolo volino anziché galleggiare.

Da Castro, proseguendo per Tricase Porto sul litorale adriatico, si arriva e Santa Maria di Leuca, meta vacanziera per eccellenza, famosa per la sua cascata monumentale, la bellezza del borgo e soprattutto perché, quando le condizioni meteorologiche lo consentono, è possibile distinguere nettamente il punto di incontro tra le correnti del Golfo di Taranto e quelle del Canale d’Otranto.

Il Salento si divide tra amanti dell’Adriatico e amanti dello Ionio. Arrivati a Leuca, infatti, la costa diventa ionica, i fondali non più alti e rocciosi, ma massi e sabbiosi, e i turisti possono girovagare senza meta, apprezzando piccoli approdi come San Gregorio, Torre Vado, Posto Vecchio. Pescoluse, Torre Pali, Lido Marini, Torre San Giovanni, Torre Mozza, zone che in estate esplodono di vita per poi tornare in un romantico letargo in inverno.

La perla dello Ionio, Gallipoli mette tutti d’accordo perché il divertimento sfrenato si unisce all’arte grazie alla presenza di numerose chiese, del centro storico e delle testimonianze storiche che convivono con i locali alla moda.

Quasi attaccata a Gallipoli si trovano Santa Maria al Bagno e Santa Caterina dove tra un drink con vista sul mare, sarà possibile visitare la famosa Torre dell’Alto e ammirare il sole che si tuffa nel mare al tramonto.

Non può mancare un bagno a Torre Suda, tra scogli bassi e acque limpide che non fanno certo rimpiangere la sabbia.

Il nostro viaggio termina a Porto Cesareo, località affacciata sul mare, abitata come Gallipoli e Otranto sia in inverno che in estate, con la sua Isola dei Conigli, così chiamata per l’usanza diffusasi durante la guerra e i periodi di carestia, di utilizzare l’isolotto come habitat naturale per l’allevamento dei conigli. A nord di Porto Cesareo si trova poi l’ incontaminata e tranquilla spiaggetta di Torre Lapillo.

La bellezza del Salento non è solo nel mare ovviamente, poiché l’entroterra è un groviglio di cittadine e paesi che vi lasceranno a bocca aperta, da Lecce, splendida col suo Barocco, passando per Galatina e la sua chiesa dedicata a Santa Caterina d’Alessandria, ai paesi della Grecia Salentina, patria della lingua grika, della taranta, della tradizione, come Martano, Calimera, Carpignano Salentino, Castrignano de’ Greci, Corigliano d’Otranto, Melpignano, Sogliano Cavour, Soleto, Sternatia e Zollino.

Questo Salento tanto amato e odiato è un grande maestro di vita, insegna ai suoi figli lo stupore della bellezza, il coraggio di non fuggire, la rabbia di chi lotta e i salentini sono un popolo che vive al ritmo di pizzica seguendo le lune e le maree, non è la terra perfetta, ma è una terra che sa accogliere e abbracciare e di questi tempi è un dono prezioso per tutti.

di Claudia Forcignanò