Domenica 15 dicembre al TatÀ di Taranto, Arlecchino e la piccola fiammiferaia, incontro magico col potere del teatro

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TARANTO – Con il teatro si può tutto. Anche tenere insieme il mondo di Andersen e la Commedia dell’arte, cosa che farà domenica 15 dicembre (ore 18), per la stagione «Favole & Tamburi» del Crest all’auditorium TaTÀ di Taranto, la storica compagnia ravennate Drammatico Vegetale con lo spettacolo «Sogni. Arlecchino e la bambina dei fiammiferi» di Ezio Antonelli, Pietro Fenati ed Elvira Mascanzoni, poesia che illumina il freddo della vita e della mente.

Diretto da Pietro Fenati e interpretato da Camilla Lopez, Elena Pelliccioni e Giuseppe Viroli sulle musiche originali di Luciano Titi, lo spettacolo ha come prima chiave drammaturgica la favola della «Piccola Fiammiferaia» di Andersen, partendo dalla quale ripercorre alcuni temi classici della letteratura per l’infanzia, associandoli ad ambienti visivi costruiti attraverso citazioni dall’arte figurativa, con immagini dalla nostra storia dell’arte elaborate al computer e video-proiettate su scene, oggetti, figure ed attori.

Accendendo i fiammiferi, rappresentazione della nostra immaginazione, la piccola sognatrice apre il sipario di un luogo fantastico, dove si intrecciano storie in un insieme di visioni dell’arte, della letteratura e del teatro. Il sipario diventa, dunque, la finestra dei desideri, mentre la fiammella incarna l’anima che illumina e ispira la scena.

Scatola delle meraviglie, il teatro si fa così interprete della realtà attraverso l’immaginazione, quando ad un tratto appare Arlecchino, rappresentazione del colore e della gioia di vivere. La fiammiferaia s’innamora di lui e lo rincorre nel groviglio delle storie e delle immagini che attraversa. Una volta risvegliata dal bacio dal principe azzurro nella «Bella addormentata», finirà dentro «Hänsel e Gretel», «Biancaneve e i sette nani», «I tre porcellini» e «Cappuccetto Rosso», mentre intorno si materializzeranno i mondi fantastici di Richard Dadd, Arcimboldo, Botero, Ernst, Magritte, Dalì, Mondrian, Klee e Burri, con le bugie di Pinocchio pronte a prende la forma dei «ready made» di Duchamp e il Piccolo Principe deciso ad abitare il mondo sospeso di Mirò.

Anche la crudezza delle favole diventa lieto fine. E mentre i tagli di Fontana squarciano la pelle di un lupo-teatro ingordo di colori, la finzione è svelata, il sogno è diventato realtà, con Arlecchino e la bambina pronti a uscire di scena e ad entrare nella vita vera.

Inizio spettacolo ore 18. Biglietti 7 euro (6 euro per nuclei familiari di almeno quattro persone).