Il progetto “Dunia” degli Almoraima per “Le Terre di dentro”

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TRIGGIANO (Bari) – Sabato 21 dicembre a Palazzo Rubino di Triggiano, per il festival “Le Terre di Dentro”, promosso dall’associazione Vita in moto, sarà proposto lo spettacolo musicale “Dunia” degli Almoraima.

Massimiliano Almoraima all’oud, Emanuele Coluccia al clarinetto, Giovanni Ceresoli alla chitarra flamenco, Matteo Resta al basso elettrico e Ayoub Moujane in voce e alle percussioni, trascineranno il pubblico in un “viaggio nel deserto” alla ricerca dell’essenza primordiale e selvaggia della musica. Le sonorità arabo-andaluse, ispirazione madre e rotta lungo la quale corre il viaggio di Almoraima, cucite ad altri echi del Mediterraneo e alle tradizioni musicali delle terre d’origine dei componenti della band si intrecciano agli arrangiamenti modali di Dunia in un progetto originale.

“Dopo Lusìa del 2019, il nostro ultimo lavoro discografico, il nostro cammino prosegue all’insegna della sperimentazione con ‘Dunia’ – ha spiegato Massimiliano Almoraima -. Durante l’esibizione portiamo in scena le 15 composizioni concepite intorno al tema dell’improvvisazione, che fanno parte del progetto”.

Questo gruppo si è formato nel 2007 e ruota intorno alla figura del chitarrista Massimiliano Almoraima, autore delle musiche e dei testi, formatosi a Cordoba con il maestro Paco Navarro in una delle più accreditate e riconosciute scuole di flamenco in tutta la Spagna.

“In questo lavoro discografico – precisa il frontman degli Almoraima – la combinazione di suoni che si crea tra oud e clarinetto in primis, troviamo si sposi benissimo con le emozioni che desideriamo trasmettere e la voce di Ayoub Moujane, che arricchisce la nostra formazione, porta dritti nel Maghreb, per cui sentiamo sia un connubio perfetto”.

L’esibizione sarà proposta all’interno del festival “Le Terre di Dentro” realizzato con il contributo del Consiglio Regionale della Puglia. Giunto alla sesta edizione, attraverso la formula che coniuga Arte, Scienza, Filosofia, Multimedialità, la Bellezza, il festival racconta complessità del nostro tempo.