BRINDISI – «Le Luci di Brindisi», la rassegna del Comune di Brindisi organizzata dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi, è anche musica da camera e dà appuntamento giovedì 27 dicembre alle ore 20 nel foyer del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi (ingresso libero) con il concerto «Divine Armonie» dell’«Orchestra da Camera di Lecce e del Salento», diretta dal M° Luigi Mazzotta. Per l’occasione, grazie alla disponibilità della Soprintendenza per l’archeologia, le belle arti e il paesaggio per le province di Lecce, Brindisi e Taranto, gli scavi archeologici sottostanti il Teatro saranno visitabili a partire dalle ore 19.30 con ultimo turno alle 22.30.
Non un semplice concerto ma una serata d’eccellenza, all’insegna della musica che riscalda i cuori e trasporta nella magica atmosfera natalizia: un percorso diversificato che comprende il celebre Concerto in la minore per due violini e archi di Antonio Vivaldi, tratto da «L’Estro Armonico», la straordinaria raccolta emblema della ricerca del perfetto equilibrio tra l’estro, ossia la pura fantasia espressa in totale libertà, e gli stretti vincoli dettati dalle regole dell’armonia. A proposito della celeberrima raccolta vivaldiana, il musicologo Alfred Einstein, cugino del fisico Albert, scrisse: «…è come se in una sala barocca porte e finestre si spalancassero all’improvviso e si respirasse una ventata d’aria fresca». Nel programma anche il Concerto in la maggiore per archi, sempre di Vivaldi, che appartiene al lungo elenco dei cd. «Concerti ripieni» attraverso i quali il compositore veneziano indica una strada verso la futura scrittura sinfonica. Dal “Prete Rosso” a Georg Friedrich Händel, del quale saranno eseguite la Sinfonia (ouverture), tratta dall’oratorio «Messiah», e l’aria «Rejoice», il cui testo si basa su una traduzione in inglese del salmo «Gioisci, figlia di Sion», che sarà cantata dal soprano leccese Silvia Susan Rosato Franchini. E ancora il Concerto in re minore per oboe e archi di Tomaso Albinoni, un classico nel repertorio di questi strumenti che darà sfogo al talento dell’oboista Matteo Mazzotta, oltre al «Concerto grosso in sol minore “fatto per la notte di Natale”» di Arcangelo Corelli, ottavo di dodici concerti grossi realizzati dal compositore ravennate e capace di influenzare tutta la musica europea del Settecento. Si tratta solo di alcuni dei brani che saranno eseguiti giovedì prossimo nel foyer del Verdi, a ridosso del cristallo che sovrasta l’area archeologica. Tra gli altri, anche lo struggente «Gabriel’s Oboe», tema musicale che Ennio Morricone compose per il film «The Mission», candidato all’Oscar come migliore colonna sonora del 1986.
L’«Orchestra da Camera di Lecce e del Salento» è formata da professori con esperienza artistica ultradecennale provenienti da diverse formazioni, in particolare dall’Orchestra ex ICO «Tito Schipa» di Lecce, impegnata sia nelle stagioni sinfoniche sia in quelle liriche degli ultimi anni. La compagine strumentale ha eseguito diversi concerti nell’ambito delle manifestazioni di «Lecce, capitale italiana della cultura 2015» con musiche di autori del periodo barocco, in particolare di Vivaldi e Mozart. Inoltre, è stata eseguita, con la direzione del M° Mazzotta, la «Petite Messe Solemnelle» di Gioachino Rossini in forma originale, per soli, coro, due pianoforti ed harmonium nell’ambito della programmazione della «Camerata Musicale Salentina».
Grande interesse ha suscitato l’esecuzione delle celeberrime «Quattro Stagioni» di Vivaldi sotto la direzione ed il ruolo di solista del M° Franco Mezzena, famoso virtuoso del violino a livello internazionale ed attuale direttore artistico dell’organismo orchestrale.