BARI – Questa mattina la giunta comunale ha approvato il progetto preliminare della riqualificazione del waterfront della Città vecchia nel tratto compreso tra Santa Scolastica, il Molo Sant’Antonio e il Molo San Nicola, dell’importo complessivo di € 10.200.000, di cui € 8.486.320 per lavori e € 1.713.679 per somme a disposizione.
Il progetto, redatto dal costituendo RTP S.M.N. – Studio di architettura G.L. Sylos Labini e Partners, rappresenta il primo elaborato ufficiale della riqualificazione, il cui studio di fattibilità era stato oggetto di un concorso di progettazione che riservava all’amministrazione comunale la possibilità di affidare al vincitore della competizione i successivi gradi di progettazione.
Si tratta di una riqualificazione fondamentale per lo sviluppo della città di Bari che ha richiesto i tempi necessari per implementare gli elaborati progettuali già presentati dal raggruppamento vincitore in sede di concorso, completandoli con tutti quelli previsti per legge per il livello di progettazione preliminare, in modo da rendere gli interventi realmente fattibili nel rispetto del paesaggio e del nostro patrimonio naturale e architettonico.
La proposta è stata sviluppata approfondendo tutte le tematiche specifiche legate al patrimonio culturale o ai servizi culturali presenti. Il lungomare di Bari inteso, dunque, come palinsesto del patrimonio archeologico, (il Museo Archeologico di Santa Scolastica, portatore di specifiche sensibilità e generatore di flussi specifici); del sistema difensivo storico (che costituisce il “sistema costiero” per eccellenza della nostra città); del patrimonio culturale architettonico nella sua funzione di contenitori di servizi, attività ed eventi culturali; delle feste e dei percorsi del sacro (festa di San Nicola), individuati come documenti della tradizione culturale popolare, carichi di riferimenti storici a funzioni urbane scomparse, centralità del passato, identità dei luoghi e testimoni delle tradizioni culturali legate al mare; dei servizi culturali e dei luoghi della produzione artistica e dei servizi turistici e ricettivi di supporto ai processi di fruizione del patrimonio storico costiero.
Tra i primi interventi previsti vi è la riqualificazione funzionale delle attività presenti sul molo San Nicola, con particolare riferimento alle attività del mercato del pescato fresco, per le quali si propone un adeguamento architettonico che consentirebbe di svolgerle nel rispetto delle norme igieniche e di sicurezza vigenti.
Per quanto riguarda invece la ridefinizione della sede stradale, al fine di ridurre l’attuale traffico di percorrenza della litoranea e di attivare la “Linea del Mare”, il mezzo pubblico che connetterà l’area intermodale di Pane e Pomodoro con le Piscine comunali, passando per lungomare Augusto e corso Antonio de Tullio, la nuova sezione stradale che costeggia le mura della città vecchia fino al Museo di Santa Scolastica sarà costituita da un ampio marciapiede nella parte a terra, da un percorso preferenziale per autobus urbani (Linea del Mare), da una carreggiata a doppio senso di marcia con una fascia di parcheggi a raso in linea lungo il profilo della Muraglia. Tra la carreggiata e il marciapiede lato mare si prevede l’inserimento di una pista ciclabile.
Il molo Sant’Antonio, infine, terza componente di questo progetto di riqualificazione, essendo un luogo essenzialmente “tecnico”, cioè che ospita attività commerciali e legate al lavoro di piccoli pescatori, perlopiù incompatibili con la vocazione che il molo ha per la sua posizione strategica, in prossimità del nuovo Polo delle Arti, sarà ridisegnato, a partire dall’edificio esistente, con l’inserimento, al suo interno, di una di una serie di funzioni legate alla cultura ed al tempo libero che “aprono” uno spazio, prevalentemente specialistico, alla città. Dal punto di vista geometrico il nuovo edificio si imposta sull’asse longitudinale di quello esistente, confermandone la volumetria.
Il progetto approvato nei giorni scorsi è già stato oggetto di un confronto informale con la Soprintendenza e con altri soggetti deputati alle autorizzazioni, in modo da poter recepire nei successivi livelli di progettazione tutte le indicazioni, anche di dettaglio, così da accelerare quanto più possibile l’iter burocratico approvativo che porterà all’indizione della gara e alla successiva realizzazione delle opere consentite e autorizzate, che potrebbe avvenire già a partire dai primi mesi del 2020.